“L’Universo non giudica: cospira a favore di ciò che desideriamo. Perciò il guerriero ha il coraggio di guardare le ombre della propria anima, e si domanda se non stia chiedendo qualcosa di sbagliato per se stesso. E presta sempre grande attenzione a ciò che pensa.” PAULO COELHO
21/05/13
Lo Zahir
Mentre lottavo, vedevo gli altri che parlavano in nome della libertà e, quanto più difendevano questo diritto assoluto, tanto più si dimostravano schiavi dei desideri dei genitori, di un matrimonio in cui avevano promesso di rimanere accanto al coniuge “per il resto della vita”, oppure si rivelavano succubi della bilancia, delle diete, dei progetti interrotti a metà, degli amori ai quali non si poteva dire “No” o “Basta”, dei fine-settimana in cui erano costretti a pranzare con chi non desideravano. Schiavi del lusso, dell’apparenza del lusso. Schiavi di una vita che non avevano scelto, ma che si erano obbligati a vivere: perché qualcuno, alla fine, li aveva convinti che quell’esistenza era la migliore per loro. E così attraversavano giorni e notti tutti uguali, in cui l’avventura era soltanto una parola in un libro o un’immagine del televisore sempre acceso, e ogni volta che si apriva una porta, loro dicevano: “Non m’interessa, non ne ho voglia.”
Come potevano sapere se ne avevano voglia o no, visto che non si erano mai presi la briga di provare? Ma era inutile porre la domanda: in realtà, avevano paura di qualsiasi cambiamento che potesse scuotere quel mondo al quale si erano abituati.
Io sono un uomo libero...
Paulo Coelho
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