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06/04/13

L'Infinito e la Luna





Ci sono volte in cui si verificano dei piccoli miracoli, e cade il diaframma che ci separa da una sensazione: riusciamo per un breve istante ad entrare in contatto con essa, a percepirla qual'e' senza transitare attraverso il pensiero, che la distorcerebbe e la deformerebbe inevitabilmente. A volte e' un dolore immenso, che contiene in se' lo slancio per librarsi, e raggiungere la bellezza e l'infinito. A volte e' una sensazione bella, che diventa pero' cosi' forte e terribilmente struggente da essere dolorosa.

L'infinito d'altronde contiene tutto, e probabilmente dobbiamo imparare che e' impossibile separare delle sensazioni. Il giorno che finalmente riusciremo a provarle tutte insieme, nello stesso istante, senza limiti di spazio, di tempo e di persona, saremo finalmente parte di quell'Infinito, e avremo una tale Energia e Vastita' dentro di noi, che essa combacera' con la Pace Assoluta, e con la Quiete Perfetta, che oggi ci sembrano mete cosi' distanti, e cosi' straniere.

 
                                                                     Fino a quel momento, temo che la Luna dovremo limitarci a vederla piu' che altro nel pozzo: un po' tremolante, diafana, semillusoria. Il riflesso di quella vera, che sta nel Cielo.


(un amico)

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