
Se ne parla ancora troppo poco.Si parla molto (e giustamente) di integrazione scolastica, di inserimento lavorativo ma dei centri diurni? Leggo spesso che alcune associazioni rifiutano questo tipo di inserimento ma non capisco quale alternativa offrono. Quei ragazzi con disabilità medio-grave che,finita la scuola, non sono in grado di inserirsi in un contesto lavorativo, hanno diritto di essere ancora seguiti con un Piano Educativo Individualizzato per dar loro la possibilità di mantenere e aumentare la propria autonomia. Tenerli a casa vuol dire sacrificarli, non farli stare in mezzo agli altri. A Bolzano esistono i laboratori protetti ma vorrei che fosse qualcosa di più che un progetto assistenziale....Ci stiamo battendo affinchè venga recepita la L.328/2000 riguardo alla presa in carico del disabile grave con un Piano Globale di Vita Individualizzato formulato con una equipe multidisciplinare e il coinvolgimento delle famiglie. Vorremmo che ci fossero le Intese con l'ASL per avere dei servizi integrati socio-sanitari e avere nelle strutture quelle figure specialistiche che servono da supporto :psicologo - neuropsichiatra - fisiatra - fisioterapista, a seconda dei bisogni di ognuno. Vorremmo che ci fosse il giusto parametro operatore - utente e quando il personale si ammala, vorremmo che fosse sostituito, altrimenti diventa parcheggio: anche una semplice passeggiata diventa impossibile se non c'è la sufficiente assistenza! Mi piacerebbe che fosse un luogo di apprendimento il centro diurno, dove ci si possa esprimere e imparare qualcosa di utile, avere stimoli per raggiungere una maggiore autonomia possibile, in ogni caso per qualunque gravità dovrebbe essere assicurato un tenore di vita dignitoso.
Questo, lo ricordo sempre, lo sancisce la Convenzione ONU sui diritti dei disabili.
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