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26/11/16

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Il 25 Novembre  Giornata mondiale contro la violenza sulle donne






Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito,per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato,per tutto questo:
in piedi Signori, davanti a una Donna! 
(W. Shakespeare)



16/10/16

OBBLIGO DI TRASPARENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

ARTICOLI 96 E 97: OBBLIGO DI TRASPARENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’articolo 96 subisce una modifica tanto marginale che merita soltanto un accenno, en passant. La presente disposizione prevede, difatti, che per i reati commessi sia il Presidente del Consiglio che i Ministri, ancorché sia cessata la loro carica, vengano sottoposti alla giurisdizione ordinaria previa autorizzazione della Camera dei deputati. Precedentemente tale autorizzazione doveva essere adottata, alternativamente, o dalla Camera dei deputati o dal Senato della Repubblica, in ragione dell’appartenenza del membro del Governo all’una od all’altra Camera.
L’articolo 97 della Costituzione, nella sua versione vigente, contiene i principi sulla base dei quali debba essere organizzata l’attività della Pubblica Amministrazione. I commi 1, 3 e 4 rimangono invariati, e sanciscono il dovere della Pubblica Amministrazione tutta di garantire l’equilibrio di bilancio, di dotarsi di una struttura organizzativa che permetta la divisione delle sfere di competenza e di prevedere dei meccanismi di assunzione mediante concorso, salvi i casi stabiliti dalla legge.
L’innovazione portata dalla riforma costituzionale può essere considerata quantitativamente marginale, poiché si concretizza nella aggiunta di sole tre parole.Ma l’importanza di queste tre parole è di livello incommensurabile. Il secondo comma dell’articolo 97, infatti, stabilisce che “i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge – e qui viene sancito il principio di legalità -, in modo che siano assicurati il buon andamento, l’imparzialità e – qui sta la grande innovazione – la trasparenza dell’amministrazione.”
Può apparire, come già detto, qualcosa di assolutamente marginale. Così non è. Per due ordini di motivi. Il primo riguarda il valore che decidiamo di assegnare alla Costituzione. Se si parte dal presupposto, e credo lo si debba fare, che le parole in Costituzione non compongano semplicemente un testo di legge, ma siano invece la “base definita della vita costituzionale italiana” – come ha affermato Meuccio Ruini, il 22 dicembre del 1947 -, allora si deve convenire che qualunque parola inserita nella carta costituzionale costituisce, necessariamente, parte del basamento, sociale e giuridico, della nostra società.
Il secondo motivo è di carattere eminentemente normativo. Il principio di trasparenza, ancorché non sancito direttamente in Costituzione, precedentemente poteva essere rinvenuto nella legge numero 241 del 1990, precisamente all’articolo 1. Tale disposizione prevede che “L’attività amministrativa (…) è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza.” Come si vede, il principio di trasparenza veniva parificato ad un’altra serie di principi, che assumevano il medesimo valore. È necessario, prima di concludere, accennare al fatto che il principio di trasparenza non costituisca un’enunciazione generica, poiché riveste una enorme importanza nella vita quotidiana di ognuno di noi. Il fatto di aver inserito in Costituzione il termine “trasparenza” significa che nessuna Pubblica Amministrazione potrà sottrarsi dal rispettare, od aggirare, tale principio– tramite, ad esempio, negazione o rinvio di una richiesta di accesso ai documenti.
La riforma costituzionale adotta una linea di principio precisa: rendere la trasparenza non uno dei tanti principi sui quali si regge l’attività della Pubblica Amministrazione, ma il principio cardine – assieme all’imparzialità ed al buon andamento – dell’attività amministrativa, da considerarsi come presupposto ed obiettivo. La trasparenza, nell’attività della Pubblica Amministrazione, non potrà più essere derubricato a principio generico e programmatico, perché quando una parola entra in un testo costituzionale cambia ragion d’essere, e viene impressa a fuoco nella società cui accede.
fonte: qui

18/09/16

A te si arriva


A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient’altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti fermasti?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un’altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.

(Pedro Salinas)

14/08/16

Torta zenzero e cannella

Difficoltà: facilissimo
Tempo di preparazione: 10 min
Tempo di cottura: 30 min- forno a 180 gradi

Ingredienti:
Parte secca:
150g Farina di mandorle
1/2 cucchiaino bicarbonato

Parte liquida:
4 uova
3 cucchiai xilitolo
20g olio di cocco fuso
1 cucchiaino cannella
1 cucchiaino zenzero

Decorazione:
Fette sottili di mela

Preparazione:
In una ciotola mischiare bene farina e bicarbonato.
A parte, con la frusta elettrica mischiare tutti gli ingredienti della parte liquida.
Versare la parte liquida nella ciotola continuando a mischiare con la frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versare nello stampo da plumcake( io uso quello in silicone), disporre le fette sottili di mela e infornare a 180gradi in forno modalità statica, cuocere per 25/30 min.

Appena sfornata si presenta compatta, umida internamente, consiglio di farla subito a fette, circa 12, e farla freddare. Si conserva poi in frigo, ottima per la colazione o da asporto...un velo di miele per chi vuole la rende ancora più appetitosa, anche con poche fettine di mela somiglia ad una vera torta di mele!

Virgole (biscotti paleo)

Tempo di preparazione: 20 minuti 

Livello di difficoltà: Facile 

Ingredienti 
100g farina di mandorle 
100g farina di cocco 
60g burro 
2 uova 
1 cucchiaio cacao amaro in polvere 
1 cucchiaino zucchero di canna (o altro, facoltativo) 

Preparazione 
In una ciotola mettere le farine, il cacao e i due tuorli 
A parte montare i due albumi 
Sciogliere il burro e aggiungerci lo zucchero se lo si vuole 
Unire tutto nella ciotola e girare con la frusta(io uso quella elettrica) 
Usando due cucchiai:prendere metà cucchiaio d'impasto e con l'altro cucchiaio aiutarsi per farlo scendere sulla carta forno, ne escono fuori tante virgole(24 a me). 
Cuocere in micro funzione crisp per 10 min,in forno credo sia la solita cottura dei biscotti 180 gradi,15-20min Paleo dieta

13/08/16

Biscotti zenzero/cannella/goji

Tempo di preparazione 10 minuti 
Tempo di cottura 15 min 

Ingredienti: 
Composto solido 
200 g mandorle pelate o farina di mandorle 
1/4 cucchiaino di sale 
1 cucchiaino cannella 
1 cucchiaino zenzero 
4 cucchiai bacche di Goji 

Composto liquido 
1 uovo 
2 cucchiai xilitolo 
30g burro 
2 cucchiai olio evo 

Procedimento: 
In un mixer tritare le mandorle, unire e continuare a tritare tutti gli altri ingredienti del composto solido. 
A parte con frusta elettrica sbattere uovo e xilitolo, poi continuando aggiungere burro fuso stemperato e olio. 
Unire i due composti mischiando fino ad un impasto omogeneo da cui prendere palline da appiattire sul foglio di carta da forno della teglia. 
Infornare a 175 gradi per 10/15 min, fino a imbrunimento. Paleo dieta

02/08/16

L'insulina e le sue funzioni

L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che serve a ridurre i livelli di glucosio nel sangue.
Quando mangiamo carboidrati (= zuccheri) la prima risposta del nostro corpo è di produrre insulina.
Questo è un dettaglio essenziale che viene però spesso ignorato da coloro che insistono che è solo la quantità di cibo che ingeriamo il fattore più importante, non la qualità. Non possiamo però continuare ad ignorare il fatto che i principalmente carboidrati causano un aumento sproporzionato di insulina, effetto pressoché nullo, invece, grassi e proteine.
Il compito dell’insulina di:
  1. trasportare il glucosio dal sangue alle cellule, pronto per essere utilizzato come fonte di energia. Ricordo che il glucosio è lo zucchero semplice derivato dalla scissione dei carboidrati digeriti nello stomaco e nell’intestino.
  2. trasformare e immagazzinare il glucosio sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli e come grasso nelle cellule grasse, dove viene depositato come trigliceridi nel tessuto adiposo.
Mangiando molti carboidrati e quindi zuccheri, si assiste ad un rapido aumento di insulina; questa abbassa repentinamente la glicemia, per cui compare lo stimolo della fame (spesso descritti dai pazienti come attacchi di fame) e inizia un circolo vizioso che vanifica quasi tutte le diete che vengono adottate. Ma non è solo questo il problema. Un costante introito di carboidrati causa livelli di insulina perennemente elevati, tant’è che le cellule col tempo diventano meno sensibili all’ormone (parliamo qui di insulinoresistenza, l’anticamera del diabete mellito): ne conseguono livelli più elevati di insulina con conseguenze negative, come:

17/07/16

Il fruttosio

Frutta e verdura sono assolutamente salutari, salvo patologie specifiche: il fruttosio ivi contenuto contenuto è legato a tantissime sostanze vitali come le fibre (che ne riducono l’assorbimento), le vitamine, i sali minerali, gli enzimi, e molti altri fitonutrienti che ne attenuano gli effetti negativi. Inoltre, il sapore dolce della frutti e della verdura è indice che sono maturi e che hanno raggiunto il massimo contenuto di vitamine e minerali.
Negli ultimi decenni l’impiego di fruttosio (sotto forma di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio: HCFS) da parte dell’industria alimentare è aumentato vertiginosamente, diventando un compagno praticamente onnipresente nella nostra cucina, come ingrediente di cereali per la colazione, svariate bibite, barrette, biscotti, torte e dessert pronti, gelati, yogurt dolcificati, cracker, salse, ….infatti, da quando il mais viene modificato geneticamente, rendendo possibile la produzione a basso costo dello sciroppo di mais, l’eccesso di fruttosio è entrato violentemente nella nostra dieta.
Molto spesso il fruttosio si trova nei reparti dietetici, cosicchè molti sono convinti che il fruttosio sia un’ottima alternativa allo zucchero: non è così!!
Cosa può causare il fruttosio?
Il fruttosio è metabolizzato esclusivamente dal fegato, e molte delle conseguenze del suo metabolismo sono negative.
  • aumento della resistenza insulinica con predisposizione al diabete
  • aumento di colesterolo e trigliceridi
  • oltre un terzo del fruttosio assunto si trasforma in grasso: aumento del deposito digrasso intra-addominale che sappiamo correlare con aumentato rischio di malattie cardiocircolatorie
  • deposito di grasso nel fegato con conseguente sviluppo di fegato grasso e rischio di epatite alcolica
  • aumento della pressione arteriosa
  • diminuzione del senso di fame /aumento del consumo di alimenti calorici, che conduce ad aumento di peso (spiegazione in fondo).
  • aumento di acido urico con rischio di gotta e ipertensione
  • predisposizione ad aterosclerosimalattie cardiache e, più in generale, allasindrome metabolica.
  • il fruttosio non è in grado di trasmettere al cervello il segnale di sazietà: il fruttosio, infatti, non attiva la produzione di leptina, l’ormo e della sazietà, e il cervello non è in grado di utilizzarlo.
  • Lo sciroppo di mais ad elevato contenuto di fruttosio arreca danno al nostro intestino, aumentandone la permeabilità, causando così uno stato infiammatorio perenne per la penetrazione di molecole nel nostro circolo che normalmente non sono presenti con attivazione del sistema immunitario.
  • Non scordiamoci che il mais è una delle colture geneticamente modificate (OGM), anche se non in Italia – per il momento, perlomeno -, e costituisce la base per nutrire i milioni di polli e bovini allevati in massa: questo tipo di alimentazione ingrassa infatti molto più velocemente gli animali. Quindi, quando mangiate carni allevate industrialmente state mangiando mais. Per questo vi invito caldamente a consumare carne di animali che mangiano erba, polli di allevamenti biologici. Non abbiate timore di chiedere al vostro macellaio dove si fornisce di carne: è un vostro diritto!!
  • Pensate che il fruttosio vanifica i vostri sacrifici per perdere peso: infatti inibisce l’ossidazione dei grassi dopo l’attività fisica.
Tutto il fruttosio è dannoso?
Dosi relativamente basse di fruttosio, specie se assunte attraverso cibi sani come la frutta, non creano problemi. Pensate che una mela contiene circa 6 grammi di fruttosio, mentre una lattina di cola e simili ne contiene 20. Allora mangiate fruttosio solo se assunto nella frutta fresca, che, tra l’altro, è un ottimo dolcificante naturale. Questo vale però per coloro che non hanno problemi metabolici o diabete: per queste persone è meglio ridurre al minimo o addirittura evitare il consumo di frutta.
E la spremuta? Una spremuta ad es di arance, contiene la stessa quantità di fruttosio della medesima quantità di una bibita gassata confezionata. Con la differenza che se mangiate delle arance intere, le fibre ivi contenute riducono l’assorbimento di fruttosio. Chi ha un diabete o una malattia dismetabolica o chi desidera perdere peso dovrebbe evitare di bere spremute di frutta.


Il Kefir

Il KEFIR è una bevanda ricca in vitamine, minerali, e una varietà notevole di organismi probiotici (simili a quelli contenuti nello jogurt) che vivono in simbiosi nel nostro corpo e contribuiscono al nostro benessere: parliamo del nostro microbiota intestinale, oltre due kg di organismi. Ogni adulto ha nel proprio intestino da 1,5 a 2,5 kg di batteri, detti microbioma, che sono altamente organizzati. Essi, infatti, sono responsabili della digestione, dell’assorbimento dei nutrienti e costituiscono almeno l’80% del sistema immunitario, di cui sono il braccio destro. Il loro benessere è strettamente legato al nostro benessere.
I probiotici stimolano il nostro sistema immunitario e regolarizzano l’alvo (risolvono stipsi e diarrea).
Lo sapevate che il nostro intestino produce un terzo delle sostanze chimiche che influenzano il cervello: l’intestino è in grado di sintetizzare nerotrasmettitori per il cervello. Quindi: se il vostro intestino è malato, anche la vostra mente non sarà al top.
Svariati studi scientifici mostrano che il kefir ha proprietà antibatteriche e antifungine.
Non scordiamo che lo stress, aumentati livelli di cortisolo, uno squilibrio ormonale e carenza di sonno sono causa di iperacidità del nostro corpo che è fatale per i probiotici.
Bere kefir è un ottimo modo per ripristinare la popolazione del nostro microbiota intestinale.
Il kefir deriva dalla parola turca keif che significa benessere: ed origina secoli fa nelle regioni del Caucaso da latte fermentato di vacca, capra o pecora. Molte culture nel mondo hanno attribuito al kefir proprietà guaritive. Al gusto è lievemente acido, dovuto ai probiotici ivi contenuti, per il resto è simile allo yogurt. Viene considerato il più potente probiotico.
Noi abbiamo bisogno di vitamina K per ossa e denti sani. Essa è il prodotto di fermentazione dei batteri nel nostro intestino. La possiamo trovare nella verdura verde come cavoli, spinaci, cavolini di Brussel, piselli, asparagi, germogli, senape, rapa, timo, lattuga romana, salvia, origano, verza, sedano, cetriolo, porro, ma anche in cavolfiori, pomodori e mirtilli. Poiché il contenuto in vitamina K di questi cibi è basso, è difficile assumerne a sufficienza con l’alimentazione. Con il kefir però possiamo ricoprire il fabbisogno di vitamina K, oltre ad assumere calcio e fosforo in quantità.

09/07/16

Il nostro fegato e l'alimentazione

( Dott.ssa Debora Rasio, oncologa e ricercatrice nutrizionista che si occupa del binomio alimentazione-salute.)

Possiamo sentire dei sintomi, i quali spesso sono indiretti. Alcune patologie epatiche ovviamente danno anche dolore, ma possiamo avere dei segnali di aiuto da parte del nostro fegato, quali:

  • rallentamento digestivo
  • bocca amara
  • stanchezza cronica
La bocca amara può essere un sintomo che qualcosa non va nel nostro fegato. Infatti può rappresentare un sintomo aspecifico di alcune condizioni dell'apparato digerente, come cattiva digestione, reflusso gastroesofageo e vari problemi di natura epatica.
Può divenire un'ottima abitudine bere al mattino acqua calda e limone. Dalla tradizione ayurvedica, questo binomio apporta numerosi benefici: il limone contiene antiossidanti e acidi organici come l’acido citrico e ascorbico, che permettono di depurare e proteggere le cellule del fegato. L'acqua bollita, grazie al suo effetto drenante, unita all'acidità del limone, creano un effetto vivificante sul fegato.
La stanchezza cronica può essere sintomo dell'incapacità del fegato di detossificare e l'accumulo delle tossine possono interferire e rallentare le normali funzioni epatiche. Anche il rallentamento digestivo può essere un sintomo
Ci sono dei cibi che fanno bene, degli alimenti in grado di proteggere il fegato, come:
carciofo - curcuma - aceto di mele - crucifere - olio cotto
vedi qui la fonte e l'articolo completo

07/07/16

In ricordo di Duccia Camiciotti

In ricordo di Duccia Camiciotti (19 marzo 1928 – Firenze, 7 luglio 2014)


Vorrei scrivere a lettere d’oro
vorrei punteggiare di stelle
ed avere la voce di un angelo
per dedicarti una poesia,
e accarezzare la tua anima.
La vita porta via tutte le favole,
un giorno sei entrata nella mia
ma sono stata io a bussare,
oggi scrivo il ricordo
che la lacrima appanna
e non so tradurre l’emozione
per raccontare
quello che io coltiverò, come un fiore.
Se nel parlar di te
affetto mio rinnovo
in limpidezza d’acqua di sorgente


ancor ti sentirò vicina,
tu che dall’alto vedi
chi sulla terra ancor cammina.
Mancherà nel vocabolario
la parola per descrivere la tua grandezza,
mi mancherà la tua umiltà
sorriso, gentilezza, generosità
e il succoso frutto di un sapere
ove all’ascolto estasiata naufragavo.
E tu, mi hai accolta
tu sei stata mia amica,
grazie di aver camminato al mio fianco
grazie, di aver creduto in me,
e perdonami se il pensier mio
illusion si fece
che per te non dovesse mai finire.
Come rosa hai lasciato il giardino
reclinando i petali a poco a poco
lasciando a tutti noi
la densità del tuo profumo. 
Marzia Serpi





03/07/16

Le nostre mani nell'acqua


Noi agitiamo quest’acqua. In essa le nostre mani si [cercano,
Talvolta si sfiorano, forme spezzate.
Più in basso, è una corrente, è qualcosa d’invisibile,
Altri alberi, altre luci, altri sogni.

E guarda, sono anche altri colori.
La rifrazione trasfigura il rosso.
Era un giorno d’estate? No, è il temporale
Che “cambierà il cielo”, e fino a sera.

Noi immergevamo le mani nel linguaggio,
Vi afferrarono parole delle quali non sapemmo
Che fare, non essendo che i nostri desideri.

Noi invecchiammo. Quest’acqua, nostra trasparenza.
Altri sapranno cercare più nel profondo
Un nuovo cielo, una nuova terra.

Yves Bonnefoy (1923-2016)

02/07/16

Riforma Costituzionale - perchè Basta un Si

 Tutti i 184 nomi che hanno firmato il manifesto del Sì alle riforme qui
















Testo di legge costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, 

 ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: 

«Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario,

 la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle

 istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». vedi  qui

05/06/16

Farina di lino

La farina di lino contiene una notevole quantità di proteine e calcio, pochi carboidrati e ferro, preziosi minerali, in particolare fosforo, rame, magnesio e manganese. Da un punto di vista nutrizionale la farina di lino è lassativa, emolliente per l’intestino, ricca di olio e omega 3 ( benefici per il cuore e per le pareti cellulari),vitamine B1, B2, F, enzimi, fitormoni, pectine e lignani.
Studi hanno dimostrato che l'uso della farina di semi di lino può contribuire alla lotta contro il cancro alla prostata e al seno, diminuisce il livello di colesterolo nel sangue, migliora la salute dell'apparato digerente e contribuisce a migliorare la salute generale dell’organismo.

Una ricetta: Crema di asparagi con farina di semi di lino e fiocchi di avena

gr 500 asparagi
ml 800 brodo vegetale
1/2 misurino farina di semi di lino gr 30
1 misurino fiocchi di avena piccoli gr 100
1 misurino parmigiano gr 50
olio extravergine di oliva qb

 lessare gli asparagi in 800 ml di brodo vegetale, tagliare i gambi e frullarli in 600 ml di brodo di cottura, trasferire in una pentola e aggiungere la farina di semi di lino, i fiocchi di avena, un poco di olio evo, e il parmigiano grattugiato e fare addensare su fuoco basso, regolare di sale, aggiungere le punte, un poco di olio evo e servire

Ho contato i miei anni






Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.

Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”
MARIO ANDRADE

14/05/16

La forza dell'inclusione

Dedicato a chi pensa che non ne valga la pena. Dedicato a chi dedica la vita a cercare di risolvere i piccoli e grandi problemi, e corre il rischio di pensare che le cose peggiorino sempre. Dedicato a chi rimpiange le scuole speciali.
Milano. Lunedì, 8.30 di mattina. Una fermata qualunque della metropolitana a Milano. Il pannello annuncia un leggero ritardo. Quanto basta perché la folla in attesa si faccia spessa. Quasi tutte le persone che mi circondano dedicano le loro attenzioni ai loro schermi. Io no. Il mio cellulare è, come di tradizione, spento perché anche ieri sera mi sono dimenticato di metterlo sotto carica.

Il treno arriva. Le porte si aprono e finalmente entriamo. Il livello di densità corporea è elevatissimo: quasi tutti caparbiamente continuano a fissare i telefoni. Poco prima della chiusura delle porte sale in carrozza un giovane che, a voce alta, a nome e per conto di tutti i passeggeri, dice: "Che palle!".

Quasi nessuno comunque gli da retta. Io non posso fare a meno di guardarlo, anche perché è a poco meno di venti centimetri da me. Il ragazzo ha una disabilità intellettiva. A mio fianco, tra me e lui,  c'è una ragazza, che avrà vent'anni. Lei non guarda il cellulare ma ha le cuffie nelle orecchie. Starà ascoltando della musica. Saranno coetanei, penso. Alza lo sguardo e dice: "Hai ragione.. fa un caldo". Il ragazzo sorride e la fissa. La distanza del resto è minima, ma lui la fissa. Lei non sembra farci caso.

Anche lui, tira fuori dalla tasca un cellulare e inizia a digitare. Lei sbircia, incuriosita. Del resto la distanza è minima. Poi iniziano a parlare: lei non sa bene quando dovrà scendere perché, essendo senza occhiali, non riesce a leggere sul pannello. Lui gli dice che mancano ancora sei fermate. Romolo, che comunque viene dopo Genova che è quella dove scende lui. Sono d'accordo sul fatto che si sta molto scomodi e che tutti e due sarebbero rimasti molto volentieri a letto a dormire, ancora un po'. Lui la fissa, poi digita. Lei sbircia.

Viene fuori poi che lui sta andando a lavorare mentre lei no, non lavora. Sta cercando e proprio oggi ha un colloquio. In effetti non mi sto facendo i fatti miei ma, scusate, il mio cellulare è scarico e la distanza tra noi è veramente, veramente minima.

Mentre loro un po' chiacchierano e un po' si osservano, penso che forse è per questo che molti anni fa tante famiglie hanno rinunciato a mandare i loro figli nelle scuole speciali e a lottare con fatica per "l'integrazione". Per fare in modo che un giorno, (utopia?) chissà mai, uno dei loro figli o nipoti potesse prendere la metropolitana per andare al lavoro, chiacchierare e fare un po' il filo ad una ragazza, nell'indifferenza totale di tutti i passeggeri ... e anche della ragazza.

Penso che è grazie a loro ed anche all'impegno di tanti insegnanti, operatori, politici (!) che hanno fatto in modo che almeno l'integrazione scolastica diventasse un diritto per tutti, che oggi quella ragazza si trovi assolutamente a suo agio in quella situazione e non la trovi affatto strana. "Cadorna, fermata Cadorna". Cavolo sono arrivato (ringrazio come spesso mi capita gli amici ciechi che hanno ottenuto i messaggi sonori alle stazioni...). Scendendo non posso fare a meno di salutarli. Mi guardano un po' di traverso... quello strano sono io.
Grazie ragazzi e scusatemi se parlerò di voi in pubblico ... tanto non lo saprete mai. Buona vita a voi e ancora grazie a quelli che prima di noi, si sono impegnati e hanno lottato perché quella che un tempo era una utopia diventasse oggi normalità.

Dedicato a chi pensa che non ne valga la pena. Dedicato ai tanti fra noi che, occupandosi dei piccoli e grandi problemi del mondo, corrono il rischio di pensare che le cose vadano sempre di male in peggio. Dedicato a chi rimpiange le scuole speciali. Dedicati a chi le ha fatte chiudere (quasi) tutte.
Giovanni Merlo

10/05/16

Innamòrati




Innamorati di una persona che ama guardarti dormire. Che ti sussurra parole belle mentre lo fa, come se ti cantasse una nenia lenta e sconosciuta che solo nei tuoi sogni puoi ricordare.
Innamorati di una persona che come primo saluto, al mattino usa un “Come stai?”. Non perché tu stai male, ma perché per lei la cosa più importante e che tu stia bene.
Innamorati di una persona che ti bacia all’improvviso, senza un motivo, per avere ogni volta l’emozione di un amore che sorprende. Qualcuno che usa gli abbracci invece delle parole quando sei triste, e che, invece dei consigli usa il battito del suo cuore per calmarti.
Innamorati di una persona che ti dedica canzoni tutti i giorni, perché ogni canzone gli ricorda te. Per questo tu sei una fragola, una meravigliosa creatura o una bella stronza tutto nello stresso giorno.
Innamorati di una persona che la pensa in modo totalmente opposto a te, ma che ha sempre voglia di ascoltare la tua opinione. Che passi serate intere a spiegarti il suo punto di vista. Che si incazzi in modo esagerato se tu non sei d’accordo, e che vuole fare pace facendo l’amore.
Innamorati una persona che ti prende in giro, una persona che ama ridere più che sorridere.
Innamorati di una persona curiosa e che ama viaggiare, ti porterà a fare snorkeling con le megattere, alpinismo sull’Everest, bungee jumping sulla Macau Tower, surf in Australia. Poi ti leggerà Orgoglio e Pregiudizio sotto un’immensa quercia in Inghilterra, e tu ovviamente piangerai per Darcy e odierai Elizabeth, ma solo all’inizio. Cavalcherete in Andalusia, e ti canterà una serenata in un castello Irlandese dopo un’ubriacatura di Guinness. Ma ti ricorderà sempre che casa sua sarà solo dove sono poggiati i tuoi occhi e i tuoi piedi, tutto il resto del mondo fa volume.
Innamorati di una persona che sa isolarsi nella malinconia dei suoi silenzi, che capisce l’importanza di un pianto liberatorio.
Innamorati di una persona che ama la tua libertà, la tua indipendenza e che rispetti le tue scelte. Ma che ogni tanto ti faccia una sfuriata di gelosia, perché in fondo tu sei il suo mondo.
Innamorati di una persona che abbia il miglior odore dell’universo, quello che riconosceresti ovunque, quello unico che solo tu puoi apprezzare. Quell’odore tanto simile alle tue emozioni.
E, alla fine, innamorati di quell’unica anima che potrai mai amare con tutto te stesso. Non accontentarti di un amore mediocre, di un amore che non è amore. Innamorati perché non ne puoi fare a meno, non perché non vuoi stare solo.

(S. Leonoir)

25/04/16

Il viaggio


Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi nè imparare nulla dalle genti appena sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare.Camminando si apprende la vita camminando si conoscono le cose camminando si sanano le ferite del giorno prima. Cammina guardando una stella ascoltando una voce seguendo le orme di altri passi. Cammina cercando la vita curando le ferite lasciate dai dolori. Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.
Ruben Blades