“L’Universo non giudica: cospira a favore di ciò che desideriamo. Perciò il guerriero ha il coraggio di guardare le ombre della propria anima, e si domanda se non stia chiedendo qualcosa di sbagliato per se stesso. E presta sempre grande attenzione a ciò che pensa.” PAULO COELHO
26/03/13
La principessa che stava sempre seduta...
Elisa è una principessa costretta su una sedia a rotelle dalla nascita, condizione che certo non si addice al suo rango. Il suo trono d’oro, incastonato di gioielli, ha due rotelle per potersi spostare, ma Elisa preferisce stare chiusa nelle sue stanze e in se stessa. Con i suoi “voooooo-glioooo!” è insopportabile. Solo Dorotea, una serva, una ragazzetta come lei, riesce a starle vicino.
Un giorno però arriva un misterioso venditore con un tappeto, forse magico. Le due ragazze, pur mantenendo i rispettivi ruoli, diventano amiche e complici per tre “viaggi speciali”. Succede però un imprevisto...
Il vero handicap per Elisa non è la disabilità fisica, quanto piuttosto aver tarpato le ali ai propri sogni. Il racconto è uno sprone a non arrendersi di fronte alle difficoltà, al sapersi accettare per ciò che si è, al saper accettare anche l’aiuto degli altri, in un rapporto di dare e ricevere. È un inno all'amicizia che sa andare oltre le disabilità.
L’Autrice Nadia Cerchi. devolverà i diritti d’autore ai Goodfellas, la squadra locale di wheeelchair hockey (hockey in carrozzina elettronica), i cui componenti lei stesa definisce come «giovani prìncipi e principesse che si dedicano al wheelchair hockey»
Laureata in filosofia, Nadia Cerchi è sempre stata maestra elementare a Pavia, la sua città, e da quando sono nati i suoi due figli, ha iniziato a raccontare e a scrivere fiabe
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