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26/03/13

La principessa che stava sempre seduta...





Elisa è una principessa costretta su una sedia a rotelle dalla nascita, condizione che certo non si addice  al  suo  rango.  Il  suo  trono  d’oro,  incastonato  di  gioielli, ha due rotelle per potersi spostare, ma Elisa preferisce stare chiusa nelle sue stanze e in se stessa. Con  i  suoi  “voooooo-glioooo!”  è  insopportabile.  Solo  Dorotea, una serva, una ragazzetta come lei, riesce a starle vicino.
Un giorno però arriva un misterioso venditore con un tappeto, forse magico. Le due ragazze, pur mantenendo i rispettivi ruoli, diventano amiche e complici   per   tre   “viaggi   speciali”.   Succede   però   un  imprevisto...
Il vero handicap per Elisa non è la disabilità fisica, quanto piuttosto aver tarpato le ali ai propri sogni. Il racconto è uno sprone a non arrendersi di fronte alle difficoltà, al sapersi accettare per ciò che si è, al saper   accettare   anche   l’aiuto  degli   altri,   in   un  rapporto di dare e ricevere. È un inno all'amicizia che sa andare oltre le disabilità.
L’Autrice Nadia Cerchi. devolverà i diritti d’autore ai Goodfellas, la squadra locale di wheeelchair hockey (hockey in carrozzina elettronica), i cui componenti lei stesa definisce come «giovani prìncipi e principesse che si dedicano al wheelchair hockey»

Laureata in filosofia, Nadia Cerchi è sempre stata maestra elementare a Pavia, la sua città, e da quando sono nati i suoi due figli, ha iniziato a raccontare e a scrivere fiabe




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