“L’Universo non giudica: cospira a favore di ciò che desideriamo. Perciò il guerriero ha il coraggio di guardare le ombre della propria anima, e si domanda se non stia chiedendo qualcosa di sbagliato per se stesso. E presta sempre grande attenzione a ciò che pensa.” PAULO COELHO
08/12/11
La famiglia.. con la disabilità..e dopo....?
Le persone con disabilità più deboli, che hanno maggiore necessità di appoggio, sono i disabili psicofisici gravi, che da soli non possono né difendere i loro diritti, né pretenderli. Essi rimarranno sempre nella condizione di tutela, e quando i loro genitori non ci saranno più, avranno comunque bisogno di essere accuditi e tutelati nella vita quotidiana e nella dignità personale.
In tutte le fasi della vita questa categoria della disabilità dovrà essere seguita e sostenuta in modo continuativo, dapprima dalla famiglia e in seguito da strutture assistenziali adeguate al grado di disabilità. In modo particolare deve essere data attenzione alla famiglia, che spesso si trova a vivere grossi problemi e ad avere bisogno di supporto esterno, sia da parte delle istituzioni sia da parte del contesto sociale e cittadino.Purtroppo, troppo spesso dobbiamo constatare una certa “chiusura” dei comuni cittadini di fronte a problematiche che non li toccano personalmente, nonostante sappiamo tutti che la disabilità può arrivare da un momento all'altro quando meno te lo aspetti..
Comunque....dopo una vita a lottare quotidianamente per diritti negati, qualche battaglia vinta con grande consumo di energie, costi economici e umani, rinunce, molti dolori ed alcune gioie......e tante altre esperienze sia positive ma moltissime negative..per i genitori che arrivano alla soglia della maggiore età, improvvisamente si apre in ogni caso un grande buco nero, un vuoto quasi assoluto, che manda in crisi il precario equilibrio raggiunto: il ,,,"dopo-di-noi"!!
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