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16/04/10

Lettera alle Donne della Politica


Al Ministro Mara Carfagna
E A TUTTE LE DONNE DELLA POLITICA

Come associazione che si occupa di sostenere, aiutare e difendere i diritti delle famiglie con a carico un figlio disabile gravissimo; siamo sconfortati e molto preoccupati per come tali nuclei familiari vengono sostenute a livello sanitario e assistenziale.
In Italia, abbiamo delle buone leggi 104/92 – 162/98-328/2000 le quali spesso rimangono tali solo sulla carta.
Abbiamo una Costituzione Italiana, una Costituzione Europea ora anche una Convenzione ONU oltre alle varie leggi regionali e comunali che affermano che le persone disabili devono essere sostenute con appositi piani personalizzati di cure sanitarie e assistenziali, anche per 24 ore al giorno, quando si tratta di gravissima disabilità inoltre, è necessario prevedere e realizzare sostegni per permettere alle persone disabili di rimanere a casa propria con il proprio nucleo familiare.Ma oltre a confortare chi le legge , queste normative si rivelano una pura utopia e molte sono le motivazioni che vengono presentate alle famiglie per giustificare tali mancanze:
1- non ci sono le risorse economiche
2- la situazione è troppo complessa
3- viene sostenuta velatamente tramite parole, atteggiamenti e comportamenti la non opportunità di impegnarsi in un progetto completo e soddisfacente perchè, stando alle statistiche, la vita di una persona disabile con gravissima disabilità , molto spesso bambino, è piuttosto breve e perciò.....
ALLE DONNE DELLE NOSTRE ISTITUZIONI
molto impegnate a battersi per le Pari Opportunità tra uomini e donne vorremmo chiedere di battersi anche per le Pari Opportunità da donna a donna e immedesimarsi nelle mamme che da un giorno all’altro dalla gioia più grande dell’attesa di un bimbo, sprofondano nella disperazione per la nascita della loro creatura con gravi malformazioni o malattie genetiche ( in forte aumento) , sovente con pluripatologie che comportano anche l’inserimento di un ventilatore polmonare, di alimentazione tramite Peg, cateterismi ecc.Queste creature vengono dimesse dagli ospedali , consegnati nelle braccia di queste mamme senza un progetto definitivo , devono improvvisamente diventare infermiere ( senza aver preso il diploma), imparare a destreggiarsi col respiratore, a somministrare l’alimentazione con la Peg, a valutare il momento di cambiare il “bottone”, a mettere il catetere , a dormire pochissimo Ecc,ecc,Queste mamme non hanno altra scelta: oltre al dolore di vedere la loro creatura soffrire , oltre a dovere trascurare gli altri figli dopo aver usufruito dei due anni di congedo retribuito previsto dalle leggi e unica forma di sostegno veramente messa in pratica in tutta Italia devono lasciare il lavoro e diventare le infermiere dei loro figli.Le ASL non costruiscono progetti sanitari allo scopo specifico, i Servizi Sociali attuano progetti carenti sia in qualità che in quantità , quasi sempre motivati con carenze di risorse economiche.
Cosa fareste voi DONNE DELLA POLITICA ? VOLTERESTE LE SPALLE ALLE VOSTRE CREATURE?Vi rassegnereste a una vita da reclusa impegnata al 100% nel permettere a vostro figlio una vita il più lunga possibile il più dignitosa e serena possibile anche trascurando gli altri figli , cosa che sovente succede, oppure vi impegnereste e vi battereste per il riconoscimento dei vostri diritti di donna , di madre e di essere umano?Loro non hanno questa forza o l’ hanno perduta, dopo mesi o anni sono esauste e il DIRITTO alla Salute e alla qualità di vita viene loro negato così come ai loro figli.Come associazione continuiamo a inoltrare richieste e a incontrare responsabili delle ASL e dei Servizi Sociali ,ma ogni volta è una lotta immane e faticosa .Bisogna proprio sempre ricorrere alle denunce sui giornali o alle vie legali per salvaguardare il benessere fisico e mentale di queste famiglie .Quando il diritto di queste famiglie a condurre una vita “normale” verrà veramente riconosciuto e garantito?Oppure saremo condannate a vita per espiare “la colpa” di aver dato vita a una creatura disabile?
SERVONO STANZIAMENTI ECONOMICI A LIVELLO NAZIONALE RICONOSCIUTI COME DIRITTO NON NEGOZIABILE .

Attendiamo segnali di effettiva attenzione , non solo parole
Cordiali saluti,
la presidente dell’associazione
MARINA COMETTO

questa lettera è stata condivisa da moltissimi genitori, anche su Facebook e dagli stessi inviata alle donne della politica

2 commenti:

Marina ha detto...

GRAZIE VALERIA ! L'HO SPEDITA ANCHE A TUTTE LE DONNE IN SENATO E ALLA CAMERA OLTRE NATURALMENTE AL MINISTRO CARGAGNA E AL SOTTOSEGRETARIO EUGENIA ROCCELLA .
è UN ARGOMENTO TROPPO IMPORTANTE PER NON INSISTERE ! CIAO.

Marina ha detto...

scusate , ho scritto male il cognome , Ministro Carfagna