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27/05/12

Scelta d'amore

 Essere omosessuali significa dover sfidare e sconfiggere molti nemici. Visibili o subdolamente nascosti, anche interiorizzati. Sono battaglie che agli eterosessuali, addosso ai quali sono cuciti su misura diritti e tutele di questo Paese, vengono da sempre risparmiate. E dalle quali, spesso, si esce feriti. O vittoriosi. Paola Concia è riuscita ad abbattere tanti muri, a partire da quelli che lei stessa aveva eretto. E, soprattutto, a "non essere schiacciata dalla riprovazione sociale". Quella che oggi è considerata la paladina dei diritti Glbt in Parlamento, un tempo si era convinta di essere malata. "Malata di omosessualità" e, come tale, anormale.

         

 "La vera storia dei miei capelli bianchi" è il racconto di una donna lesbica che accetta se stessa e, giorno dopo giorno, arriva a battersi perché anche gli altri la accettino e, soprattutto, la rispettino a prescindere dal suo orientamento sessuale. Scritta con Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera (per Mondadori), non è semplicemente la biografia dell'unica deputata lesbica (dichiarata) del Parlamento italiano. E' il racconto in cui si potranno identificare quei ragazzi e ragazze che si sforzano, quasi sempre senza successo, di soffocare la loro omosessualità e che, di fronte alla condanna della società nei confronti di un orientamento sessuale "diverso", iniziano a credere di essere sbagliati. E' anche una guida al coming out, un manuale alla sopravvivenza alle facili sentenze emesse (gratuitamente) 
da bigotti e omofobi e, soprattutto, uno stimolo a rimboccarsi le maniche per far sì che il nostro possa diventare un Paese a misura anche di gay e transessuali......

.......Questo è un libro dedicato soprattutto ai giovani. "Il 30% dei ragazzi che si suicida è composto da omosessuali", ricorda nel capitolo dedicato al suo coming out. "Vogliamo che l'Italia sia un Paese migliore per loro". Ma un pensiero viene rivolto anche ai meno giovani e agli eterosessuali: "Ci auguriamo che lo leggano, perché possano capire. A loro chiediamo di interrogarsi: sarebbe possibile soffocare l'eterosessualità?"......



La lettera che il  padre ha inviato a Paola  e Ricarda il giorno del loro  matrimonio. Un esempio per tutti!

Cara Ricarda ed Annapaola,
Solo voi potete sapere quanto é stato duro, difficile ed anche doloroso arrivare a questo giorno di felicità.
Purtroppo io non saró con voi ma ci saranno fratelli e nipoti che vi faranno sentire l’affetto che meritate.
Già da domani tornerete ad affrontare l’intolleranza e in qualche caso addirittura l’odio per chi ha fatto una scelta di amore. Un amore diverso ma non per questo meno intenso e meno puro.
Ho oltre 80 anni e neanche per me é stato facile capire e d accettare fino in fondo. Ma quello che voglio dirci é né a me né ad altri che dovete rendere conto, ma solo l’una all’altra. Perché il diritto di amarvi é scritto più in cielo che in terra. “In paradiso i matrimoni non ci sono ma l’amore si”.
Benvenuta tra noi Ricarda. Per me sarai una figlia, sorella degli altri miei figli e come loro ti amerò.
Paola voglio ringraziarti per avermi donato ancora a questa mia tarda età la voglia di ribellarmi all’ingiustizia.
Auguri Papà


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