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04/02/13

Programma elettorale sulla disabilità


Questo è il programma elettorale sulla disabilità che il Coordinamento Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi propone a tutti i movimenti politici. E' stato elaborato sulla base delle linee guida dell'Associazione. Condividetelo con coloro ai quali pensate di dare il vostro voto e poi... vigilate...

PERCHE’ IL DIRITTO AD UNA VITA DIGNITOSA E DEGNA DI QUESTO NOME SIA ACCESSIBILE A TUTTI

Una società che si ritenga civile non può prescindere dai bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Quella dei disabili e delle loro famiglie lo è in modo particolare e necessita di risposte specifiche.

Tra queste:

- Una legge che consenta un adeguato prepensionamento a chi assiste un disabile in condizioni di gravità in ambito familiare. Ricordiamo che l’aumento dell’età pensionabile in ambito europeo è basata essenzialmente sulle aumentate aspettative di vita della popolazione. La nostra legislazione già prevede il prepensionamento per quelle categorie di lavoratori che hanno un’aspettativa di vita ridotta come disabili e lavoratori addetti a mansioni usuranti. Prove scientifiche inoppugnabili (cfr. Studi del Premio Nobel 2009 per la Medicina, Elizabeth Blackburn) hanno confermato che tra questi vanno inclusi coloro che assistono in famiglia persone con necessità di assistenza continuativa. Sollevare anticipatamente queste persone dal carico lavorativo esterno alla famiglia non solo è una risposta di civiltà e di giustizia ma si ripercuoterebbe positivamente anche sulla qualità di vita del disabile assistito. L’accesso a questa possibilità deve essere sempre volontario e, essendo rivolta al lavoratore e non al disabile assistito, non dovrà mai prevaricare scelte diverse da parte di quest’ultimo ne’ tantomeno portare a riduzioni di servizi rivolti al disabile e alla famiglia

- Il riconoscimento giuridico del family caregiver che dedica la propria vita al familiare disabile e che spesso è costretto a rinunciare al lavoro senza alcuna tutela contributiva e sanitaria.

- Far si' che le risposte sociali si basino sul carico assistenziale e non sulla patologia che ha determinato la non autosufficienza.

- Ottenere un adeguato finanziamento per l’avvio definitivo e stabile dei livelli Essenziali di Assistenza – LIVEAS- previsti dalla Legge 328/2000

- Ottenere il rifinanziamento del Fondo Nazionale per la non autosufficienza, azzerato nel 2011, accessibile a tutti a parità di bisogno

- Sostenere i progetti di Vita Indipendente per i disabili in grado di autodeterminarsi

- Ottenere che nella Scuola, Insegnanti di Sostegno e Assistenti, siano formati per le loro mansioni e collocati nelle Scuole in numero adeguato alle reali esigenze degli studenti

- Permettere ai disabili e alle loro famiglie di gestire autonomamente l’acquisto degli ausili, onde evitare sprechi e corruzione, frequentissimi in questo ambito

- Ottenere che gli operatori-assistenti impegnati in tutti servizi rivolti ai disabili siano formati adeguatamente e vengano retribuiti in modo dignitoso, tagliando con coraggio tutte quelle realtà che assorbono risorse senza offrire servizi alla disabilità e sostenendo di contro tutte le realtà di eccellenza ove presenti

- Ottenere che l’accesso ai servizi sia omogeneo in tutto il paese

- l'accesso senza deroghe al diritto di scelta da parte del disabile e della sua famiglia sul tipo di servizio di assistenza più adeguato alle sue esigenze (Assistenza diretta o indiretta, Assegno di Cura, etc.)

- Fare in modo che le strutture convenzionate che offrono servizi ai disabili vengano fortemente monitorate - anche con il controllo a distanza - con regolarità, e remunerate in tempi ragionevoli

- Ottenere che le risposte assistenziali siano sempre proporzionate al livello di disabilità e alle esigenze conseguenti

- Ottenere supporti adeguati per la domiciliarità familiare

- Ottenere che venga sempre garantita, al disabile in grado di lavorare, la dignità di un’occupazione

- Combattere concretamente – ma con buon senso - abusi, corruzione, connivenze e sprechi che erodono le risorse per la disabilità

E’ inoltre importante che famiglia della persona disabile possa e debba entrare in gioco, assumendosi responsabilità di scelta, esclusivamente quando il disabile stesso non sia in grado di farlo autonomamente.

fonte: https://www.facebook.com/notes/maria-simona-bellini/programma-elettorale-proposto-dal-coordinamento-famiglie-disabili-gravi-sui-temi/10151407676157138

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