
Da decenni c'è uno studio sui fattori nutrizionali e sugli effetti dannosi in caso di carenza di alcuni nutrienti sulle funzionalità neuro-psichiche e quindi sulla disabilità cognitiva.
Spesso per errori nello stile alimentare possono avvenire delle mutazioni metaboliche nel cervello e nel sistema nervoso centrale e periferico.
Negli ultimi anni ci sono varie ricerche che dimostrano effetti terapeutici significativi mediante una razionalizzazione dei comportamenti alimentari.
Sembra che svolgano un ruolo significativo la vitamina E e la vitamina C oltre ad altri nutrienti.
Pertanto è interessante seguire questi studi e cercare nel limite del possibile, assieme ad un medico nutrizionista valutare la propria dieta.
Tra i fattori nutrizionali che entrano nel ruolo degenerativo neuronale e quindi anche della disabilità cognitiva è lo stress ossidativo da radicali liberi.
L'omocisteina è ritenuta una delle sostanze ossidanti quando è in quantità elevabile.
Con la proteomica, una scienza delle proteine, si sta aprendo un nuovo scenario interessante nel campo della medicina del futuro per la disabilità cognitiva.
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