
BRUXELLES – Alla vigilia del vertice straordinario dei Capi di Stato e di governo dell’Unione europea, il Forum europeo delle persone con disabilità (EDF) ha inviato loro una lettera aperta su come promuovere un’effettiva partecipazione delle persone disabili nell’ambito della Strategia europea 2020.
Nel documento, a firma del presidente Yannis Vardakastanis, si evidenzia come tutti gli Stati membri abbiano firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e come già tredici di loro l’abbiano ratificata. Inoltre, il Consiglio dell’Ue ha aderito a questo unico Trattato sui diritti umani. Gli impegni presi adesso debbono essere tradotti in azioni politiche concrete.
Per garantire la partecipazione delle persone con disabilità nel quadro della crescita economica, dell’inclusione sociale e della sostenibilità, debbono essere definiti obiettivi chiari e raggiungibili. Perseguire tali obiettivi presuppone uno stretto coordinamento tra le politiche a livello di Ue e gli sforzi degli Stati membri, unitamente a un significativo coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative della società civile nei processi di adozione e di attuazione.
Una condizione ineliminabile per la creazione di una Strategia 2020 di successo è garantire l’immediato coinvolgimento delle persone con disabilità secondo il principio “Nulla su di noi senza di noi”. Ciò potrà essere realizzato solo attraverso l’adozione del Patto europeo sulla disabilità, il quale prevede l’inclusione dei bisogni delle persone con disabilità in tutte le politiche e in tutta la legislazione europee; la definizione di obiettivi chiari nei settori dell’occupazione e della protezione sociale delle persone disabili; meccanismi di monitoraggio e di verifica; il coordinamento tra Stati membri e Istituzioni Ue nella politica sulla disabilità; il coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità in tutti i processi decisionali e di implementazione che le riguardano.
Nel documento, a firma del presidente Yannis Vardakastanis, si evidenzia come tutti gli Stati membri abbiano firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e come già tredici di loro l’abbiano ratificata. Inoltre, il Consiglio dell’Ue ha aderito a questo unico Trattato sui diritti umani. Gli impegni presi adesso debbono essere tradotti in azioni politiche concrete.
Per garantire la partecipazione delle persone con disabilità nel quadro della crescita economica, dell’inclusione sociale e della sostenibilità, debbono essere definiti obiettivi chiari e raggiungibili. Perseguire tali obiettivi presuppone uno stretto coordinamento tra le politiche a livello di Ue e gli sforzi degli Stati membri, unitamente a un significativo coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative della società civile nei processi di adozione e di attuazione.
Una condizione ineliminabile per la creazione di una Strategia 2020 di successo è garantire l’immediato coinvolgimento delle persone con disabilità secondo il principio “Nulla su di noi senza di noi”. Ciò potrà essere realizzato solo attraverso l’adozione del Patto europeo sulla disabilità, il quale prevede l’inclusione dei bisogni delle persone con disabilità in tutte le politiche e in tutta la legislazione europee; la definizione di obiettivi chiari nei settori dell’occupazione e della protezione sociale delle persone disabili; meccanismi di monitoraggio e di verifica; il coordinamento tra Stati membri e Istituzioni Ue nella politica sulla disabilità; il coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità in tutti i processi decisionali e di implementazione che le riguardano.
..preso dal sito: consiglio nazionale disabilità
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