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27/02/10

E' finito il corso di sci!


Anche quest'anno, l'associazione degli Amici H di Bolzano (organizzatori: Dario e Barbara) ha organizzato il corso di sci per i ragazzi con disabilità intellettiva (compresa Silvia), con il gruppo Maestri di sci di Merano 2000. Il corso è stato organizzato,come sempre, al sabato per 5 settimane consecutive.
Al quinto giorno c'è stata la gara finale e tutti hanno avuto il loro premio, con la coppa e la medaglia! Alla sera pizza per tutti...e ancora regali da parte dell'Associazione....

I ragazzi sono stati entusiasti e per loro è sempre un'avventura piena di emozioni e soprattutto molto gratificante! Dimostrano anche loro di saper fare qualcosa di importante...
Peccato che per alcuni di loro (i meno autonomi) finisce la possibilità di poter sciare, dopo questi 5 gg., per mancanza di accompagnamento....

26/02/10

Dal Forum Europeo delle persone con disabilità


BRUXELLES – Alla vigilia del vertice straordinario dei Capi di Stato e di governo dell’Unione europea, il Forum europeo delle persone con disabilità (EDF) ha inviato loro una lettera aperta su come promuovere un’effettiva partecipazione delle persone disabili nell’ambito della Strategia europea 2020.
Nel documento, a firma del presidente Yannis Vardakastanis, si evidenzia come tutti gli Stati membri abbiano firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e come già tredici di loro l’abbiano ratificata. Inoltre, il Consiglio dell’Ue ha aderito a questo unico Trattato sui diritti umani. Gli impegni presi adesso debbono essere tradotti in azioni politiche concrete.
Per garantire la partecipazione delle persone con disabilità nel quadro della crescita economica, dell’inclusione sociale e della sostenibilità, debbono essere definiti obiettivi chiari e raggiungibili. Perseguire tali obiettivi presuppone uno stretto coordinamento tra le politiche a livello di Ue e gli sforzi degli Stati membri, unitamente a un significativo coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative della società civile nei processi di adozione e di attuazione.
Una condizione ineliminabile per la creazione di una Strategia 2020 di successo è garantire l’immediato coinvolgimento delle persone con disabilità secondo il principio “Nulla su di noi senza di noi”. Ciò potrà essere realizzato solo attraverso l’adozione del Patto europeo sulla disabilità, il quale prevede l’inclusione dei bisogni delle persone con disabilità in tutte le politiche e in tutta la legislazione europee; la definizione di obiettivi chiari nei settori dell’occupazione e della protezione sociale delle persone disabili; meccanismi di monitoraggio e di verifica; il coordinamento tra Stati membri e Istituzioni Ue nella politica sulla disabilità; il coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità in tutti i processi decisionali e di implementazione che le riguardano.

Convenzione ONU sui diritti dei disabili


La sottocommissione diritti umani favorevole a depositare la ratifica del trattato anche prima che tutti gli Stati membri l'abbiano ratificato. L'European Disability Forum: "Se l'Ue tergiversa, 65 milioni di disabili saranno costretti ad aspettare anni prima di poter far valere i diritti sanciti dalla Convenzione"

BRUXELLES - Un piccolo grande passo avanti nel processo di piena entrata in vigore a livello europeo della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: la sottocommissione diritti umani del Parlamento Europeo, in un'audizione, si è espressa in favore della conclusione del processo di ratifica del trattato da parte dell'Ue anche prima che tutti gli stati membri lo abbiano ratificato. L'European Disability Forum, per bocca del suo presidente, Yannis Vardakastanis, negli scorsi giorni aveva chiesto che l'Ue non attendesse, per depositare la ratifica, che tutti i Paesi avessero a loro volta ratificato la convenzione e aveva denunciato la riluttanza dei politici europei a procedere velocemente in tal senso.
"Abbiamo già precedenti di altri accordi internazionali la cui ratifica è stata depositata dall'Unione Europea prima che tutti gli Stati membri avessero ratificato", ha scritto Vardakastanis in un articolo pubblicato sullo European Voice, uno dei principali giornali online che si occupano di questioni europee."Se l'Ue tergiversa, 65 milioni di disabili saranno costretti ad aspettare anni prima di poter far valere i diritti sanciti dalla Convenzione".

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12/02/10

Razionalizzare le risorse....


Un post scritto da Paolo....


Vorrei attirare l’attenzione dei genitori con figli in età scolare sulla riforma della scuola, di cui tanto si parla in questi giorni. Occorre dire subito che il futuro nella scuola per i bambini/ragazzi disabili non sarà certo roseo: del resto, quando mai c’è stato un tempo felice? Ma la situazione è destinata a peggiorare; sarà pertanto necessario che i genitori e le loro associazioni stiano in guardia, si mobilitino per contrastare, quando e dove possibile, provvedimenti che rischiano di incidere negativamente sulle possibilità di integrazione e di apprendimento. La parola chiave è “razionalizzare” le risorse: una parola ambigua che nasconde una politica di tagli indiscriminati, di riduzione di ore, di drastico ridimensionamento di attività di laboratorio, di accorpamento di classi con conseguente sovraffollamento. Già ora in numerose scuole non viene rispettata la vecchia norma, di fatto cancellata, di classi di 20 alunni in presenza di un ragazzo disabile. In alcune scuole superiori si arriva, già oggi, anche a 3 disabili in classi di 25-28 alunni. Il futuro non si prospetta migliore, anzi…Le scuole hanno a disposizione una piccola percentuale di ore per piccole modifiche al quadro orario: ma quale scuola chiederà, ad esempio, di ridurre di un’ora l’insegnamento di geografia per dare un’ora in più al sostegno? Nessuna, temo… E i laboratori? Sappiamo tutti quanto siano importanti le attività di laboratorio per ragazzi con difficoltà intellettive…E la formazione degli insegnanti di sostegno?.. E i piani/percorsi individualizzati che talvolta richiedono l’acquisto di materiale didattico?....L’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna ha emanato una circolare in cui si invitano le scuole a pulire i bagni e altri locali…un giorno sì e uno no…per risparmiare !! In questo clima, quali risorse verranno stanziate per la disabilità?...E si potrebbe continuare.. Per questo è necessario un nuovo, ulteriore sforzo da parte dei genitori. Se ci sono ancora le forze….. (Paolo)

Ufficio di Pubblica Tutela



Trovo molto interessante per le persone disabili, questa nuova possibilità di tutela nei servizi sociali e sanitari; è un esempio da seguire... preso dal sito ledha



La Regione Lombardia con d.g.r 23 dicembre 2009 n. 8/10884 istituisce presso le ASL l'Ufficio di Pubblica Tutela, uno spazio per la promozione dei diritti del cittadino con disabilità
L'UPT è un ufficio autonomo e indipendente, istituito in tutte le Aziende Sanitarie Locali e le Aziende Ospedaliere pubbliche, a tutela dei diritti delle persone che accedono ai servizi e alle prestazioni sociali, sanitarie e sociosanitarie, che dovranno occuparsi non solo di questioni legale al mancato rispetto delle carte dei servizi da parte degli Enti gestori nei confronti del cittadino/utente, ma del processo di "presa in carico", dei diritti della persona e della famiglia, dell'accesso alla rete dei servizi...
Esso opera al di fuori di ogni rapporto gerarchico con l'unico obiettivo di fornire agli utenti un supporto nella tutela dei loro diritti.
In questo contesto, l'accezione di utente non è limitata alla sola persona assistita, ma si estende alla sua famiglia e, nei casi previsti, anche al nascituro.
L'attività dell'UPT non è subordinata alla domanda degli utenti, ma può compiersi di propria iniziativa, sulla base di qualsiasi elemento informativo.
L'UPT interviene mediante l'esame, lo studio e l'indagine di casi concreti, al fine di consentire agli utenti di tutelare i propri diritti inerenti alle prestazioni in materia sanitaria e sociosanitaria.



07/02/10

Brano tratto da una lettera inviata al vescovo Karl Golser

Dopo aver avuto un colloquio con il Vescovo Karl Golser e spiegato la situazione dei disabili nelle strutture della nostra provincia, ho deciso anche di scrivergli e riporto qui una parte.....

La Chiesa è stata in prima linea nell'assistenza, ma ha fatto difficoltà a immaginare la persona disabile come partecipe di diritti, come soggetto attivo. Anche se, negli ultimi anni, le cose stanno cambiando.... Il disabile non è un malato, ma una "persona" che a causa della sua disabilità si trova in situazione di svantaggio.
L'integrazione delle persone disabili nella società è un argomento che ricorre sovente nei discorsi di molti, ma è ancora difficile da realizzare. La comunità dei credenti non può rimanere indifferente: deve andare incontro alle famiglie con disabili che spesso per timore, riservatezza o stanchezza, a causa delle amarezze e delle discriminazioni che ogni giorno devono affrontare, non osano chiedere quello che è un diritto per i loro figli.
Non è giusto difendere un progetto di vita e poi disinteressarsi quando la vita è già un fatto bello e compiuto.
Quando nasce un figlio con disabilità grave, la famiglia entra in crisi ed è lasciata sola al suo destino anche dalle istituzioni! Tutti i giorni è una estenuante lotta per diritti mancati.
Certo, i gravi disabili intellettivi spesso non capiscono il concetto di bene e male. Ma può sperimentare che un gelato è buono e una medicina amara, che una carezza fa star bene e che una faccia arrabbiata non è buona. Ma la Chiesa dovrebbe far posto a tutti e aiutare le famiglie affinchè vengano tutelati i loro diritti e la loro dignità!
Anche la Convenzione ONU sui diritti dei disabili deve essere per la Chiesa, come per la società un'occasione per promuovere una maggiore ed effettiva attenzione di accoglienza, integrazione, cura, accompagnamento e valorizzazione delle persone disabili con le loro famiglie, non solo come oggetti ma come soggetti. Amare e rispettare il prossimo come noi stessi significa difendere e rispettare tutti i diritti degli uomini, anzi a partire dai più deboli e dai più gravi come i disabili, che non sono in grado di tutelarsi!
Pertanto, a mio parere, anche la Chiesa deve attivarsi, muoversi, lavorare per il cambiamento e riportare giustizia sociale anche per la disabilità grave (spesso dimenticata) Dovrebbe essere realmente presente alle famiglie delle persone con disabilità e umilmente vicina e a fianco a loro nelle battaglie per il diritto ad una vita dignitosa per i loro figli. Abbiamo delle Leggi sull'handicap in Italia che sono all'avanguardia e non vengono applicate; chiediamo il rispetto di queste normative.
Spero che la nascita dell'Osservatorio sulla disabilità della Cei, possa essere un' occasione anche locale di porre più attenzione al problema. .....

02/02/10

Centro diurno per disabili


Esperienza portata da un amico.....


Questo blog ci può offrire anche l’occasione di conoscere come funzionano i centri, le strutture, le istituzioni per i nostri figli
Il nostro centro socio-riabilitativo, in provincia di Modena, è frequentato stabilmente da 18-20 ragazzi, con un rapporto di un educatore ogni due ragazzi, Le attività sono varie e calibrate, quando è possibile, sulle potenzialità di ogni singola persona.
Con l’aiuto di un esperto si fa una volta la settimana danzaterapia o musicoterapia
Una volta la settimana ci si reca in piscina; un’altra mattina si partecipa al mercato cittadino con un proprio banchetto per vendere gli oggetti prodotti dal Centro
In un laboratorio si lavora il cuoio e si producono portafogli, borsellini, cinture e copertine per quaderni , diari, agende.
In un altro, con gli appositi attrezzi, si ricicla la carta e sui fogli grezzi così prodotti si stampigliano foto e disegni: di solito i risultati sono molto suggestivi
Alcuni ragazzi sono molto bravi nella decorazione di tazze, piatti, vassoi; altri si dedicano alla fabbricazione di monili, collane e altri piccoli oggetti decorativi
Su richiesta vengono predisposte confettiere per battesimi, cresime e altre ricorrenze
Molto attivo è anche il laboratorio di falegnameria, soprattutto in occasione delle festività natalizie:il compensato permette di costruire presepi stilizzati, immagini sacre o fogli su cui vengono riprodotti famosi dipinti di soggetto religioso.
La convenzione con un Istituto Professionale Agrario permette al Centro di gestire una piccola serra che viene curata da un gruppo di ragazzi; è un’esperienza positiva che consente, tra l’altro, la confezione di vasetti di piante e fiori e la lavorazione di marmellate.
Da circa un anno è stato aperto un vero e proprio negozio lungo una via cittadina: sono esposte per la vendita al pubblico tutte le ‘creazioni’ del Centro sopra ricordate; i ‘commessi’ sono 1-2 ragazzi e un educatore.
Si frequentano anche, 2-3 volte all’anno, le fiere o le sagre del paese e dei paesi limitrofi, sempre col proprio gazebo per vendere questi prodotti
Non mancano poi, nel corso dell’anno, uscite: una giornata in montagna per un pic-nic; al lago di Garda per una merenda in un parco sul lago o a Dysneland; una serata in pizzeria o in un pub dove si canta e si balla.
Paolo