Ho incontrato due occhi
fanciulli
avevano perso la strada
brillavano luci di
speranza
come stelle nella notte
più fredda.
Nel buio dei giorni a
venire
rumori di scoppi
e lamiere stridenti,
voci amiche interrotte dal
pianto
singhiozzi di vita rubata
nenia d’addio come unico
canto.
Calpesti il tuo eden,
come cerbiatto impaurito
regalando alla storia
l’innocenza dei tuoi
giorni,
non c’è Pinocchio né
fata Turchina
manca l’eco di un bel
giro tondo
solo fame e guerra è il
tuo mondo.
Nuovo vagito, perché
comanda l’amore
cieli azzurri e a stupir
la natura
la voglia di vivere il
sogno più bello
abita nella speranza di
ogni creatura.
Al di là dello sguardo
bambino
ogni uomo ritrova se
stesso,
nei cipressi di un viale
alberato
la pace per un cuore
straziato.
(Marzia Serpi - con questa poesia ha vinto il terzo premio al concorso nazionale di poesia "Terzo
Millennio " a Roma)
2 commenti:
Grazie valeria, si, sono proprio io. Marzia. Mi hai commosso... Un grande abbraccio, ti voglio bene.
grazie a te cara Marzia...un abbraccio anche da parte mia...
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