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31/08/14

Se avessi potuto scegliere................

Avrei Voluto Essere Meno Emotiva, Piu’ Determinata, Meno Ansiosa…

piu’ serena. Avrei voluto essere meno malinconica,

 piu’ gaia e solare.

Se avessi potuto scegliere

di certo mi sarei scelta una personalita’ diversa.
Ma sono quel che sono 
e forse il mio abito colorato non mi dispiace affatto…
e’ vero sono dannatamente fragile,
mi fossilizzo per giorni interi nell’intento di sezionare
un discorso,una pausa
un sospiro sfuggito ad una conversazione,
una parola mi lavora dentro per un periodo interminabile.
Mi lascio coinvolgere,
impegno tutta me stessa nell’andare sempre oltre,
fin dove arrivano i miei occhi dopo mi lavora il cuore.
A pensarci bene amo questo mio strano modo di essere
pur non accettandolo nella sua totale complessita’.
(Lorena Gatta)

19/08/14

Earth Overshoot Day (Il Giorno del Superamento)

Earth Overshoot Day, oggi il mondo esaurisce il budget del 2014

Conti in rosso a partire da domani: in meno di otto mesi sono state consumate le risorse che avrebbero dovuto bastarci per un anno

La nostra cultura contemporanea ci porta a considerare l’ambiente come parte della nostra economia, mentre nella realtà è vero il contrario: senza un sistema naturale integro ed efficiente vengono a mancare i presupposti perchè il nostro Pianeta possa sostenere non soltanto il commercio, ma anche la prosecuzione della vita. È quantomeno curioso che in un mondo governato da convenzioni economiche, le leggi più elementari che regolano il funzionamento di un’azienda non vengano applicate ai sistemi naturali: diamo per scontato che l’ambiente esista, e funzioni sempre e comunque, anche se i suoi bilanci si trovano in uno stato di dissesto disastroso. L’Earth Overshoot Day identifica il giorno nel quale l’umanità esaurisce le risorse rinnovabili che la Terra mette a disposizione degli esseri viventi per l’anno corrente: in pratica, questa data quantifica l’entità del debito crescente che il nostro sistema socieconomico contrae con il sistema naturale dal quale dipende. Prima degli anni ’70 non era mai successo che i prelievi delle attività umane eccedessero la disponibilità annuale di risorse naturali; nel 1990 questo bilancio iniziava ad andare in rosso a partire dal 7 dicembre. Dieci anni dopo, a partire dal 1 novembre. Nel 2009, a decorrere dal 25 di settembre. Nel 2014 il passivo dell’Azienda Terra inizia oggi, 19 di agosto. Da domani fino al completamento dell’anno in corso, tutte le attività che noi umani facciamo sul Pianeta vanno a debito. In che modo questo debito si ripercuote sulle nostre vite, e quali sono i contribuenti che lo pagano? Per rispondere a questa domanda, paragoniamo il sistema naturale ad un conto in banca. Da quando è iniziata la vita sul nostro Pianeta, le creature che lo abitano hanno sempre vissuto della rendita creata dal capitale naturale, che non essendo stato intaccato, ha potuto rimanere intatto. Da alcuni decenni, le nostre attività non sono più commisurate alle possibilità del sistema terrestre: la loro prosecuzione dopo l’Overshoot Day (che significa letteralmente “giorno dello sforamento”) va a scapito del capitale che i nostri figli dovrebbero ricevere intatto. Stiamo prelevando il 50% in più di quello che il Pianeta riesce a darci: la Terra di conseguenza ci mette un anno e mezzo per rigenerare quello che noi consumiamo in un anno. Senza guardare troppo avanti, il degrado del patrimonio naturale che consegue al suo eccessivo sfruttamento sta già rendendo gli ecosistemi meno efficienti: abbiamo ed avremo ogni anno sempre meno foreste, sempre meno produzione di cibo ed ossigeno, e riciclo di acqua pulita. Al posto di questi beni essenziali accumuleremo le sostanze inquinanti ed i gas serra che gli ecosistemi non riescono più a smaltire. Sistemi cruciali per la vita terrestre quali la Zona Neotropicale, nella quale è allocata la Foresta Amazzonica, hanno subito una perdita di biodiversità del –70%: questo dato, che noi potremmo associare a luoghi lontani, ci tocca molto più di quanto non si potrebbe supporre, perchè una parte consistente dell’ossigeno che respiriamo qui in Italia dipende dalla funzionalità di quegli ecosistemi.

Gabriele Porrati

www.cambiamo.org

06/08/14

Cittadini del mondo




Le persone disabili dovrebbero autoconsiderarsi innanzitutto come cittadini del mondo, liberi dai confini e ripensando ai diritti umani laddove vengano messi in discussione. Allo stesso tempo dovrebbero sentirsi cittadini di uno Stato nazionale che deve garantirgli questi diritti per dovere e non per concessione di altri soggetti.
E in ultimo le persone disabili dovrebbero sentirsi anche come membri della comunità ma non come “gabbia” dei diritti, ma come luogo dove sviluppare la propria personalità attraverso l’inclusione e il confronto con le persone insieme a cui si vive. In una parola: partecipazione ove possibile.
Forse se per primi si ragiona liberi da confini,  ci si ricordasse che esistono diritti intoccabili e che facendoli valere si può essere cittadini del mondo, non assisteremmo a certe esternazioni e davvero inizierebbe una nuova cultura. Solamente con la cultura vera si può impedire un pericoloso regresso come quello proposto, di un Welfare solidale che col bene comune e con la cultura del diritto non sembrerebbe avere niente a che vedere.


Eleonora Campus
(vedi qui tutto l'articolo)

05/08/14

Essere soli....






Essere soli non significa essere sfigati. Essere soli non significa non avere amici, non uscire, rimanere a casa tutto il giorno. È una cosa completamente diversa. Quando scrivo di essere solo spesso mi dicono “Ma come? Hai tanti amici, esci, ti diverti, mica sei solo!” Essere soli è un’altra cosa. Sai di essere solo quando una sera sei un po’ triste e scorri la rubrica ma non trovi nessuno con cui parlare senza paura di disturbare. Sai di essere solo quando le persone a cui vorresti dare la buonanotte non vogliono riceverla da te. Non sei solo quando non hai nessuno accanto. Sei solo quando la persona che hai accanto non è quella che hai nel cuore.
Francesco Roversi

02/08/14

Petizione Provincia di Bolzano

Petizione lanciata da Giorgia Micheletto di Bolzano e appoggiata dalla sottoscritta:



A Tutti i membri della Provincia di Bolzano e Agenzia dello sviluppo Sociale ed Economico di Bolzano


Non tolgano Assegno Regionale alle persone disabili che vivono nelle Strutture Residenziali, ma necessitano del sostentamento dei familiari per quanto riguarda le loro esigenze primarie

L'assegno Regionale si rivela necessario alle famiglie per sostenere spese spesso ingenti! Anche coloro che sono in Struttura molto spesso hanno bisogno del sostegno dei familiari per i propri bisogni Primari! L'assegno Regionale si rivela per questo fonte di sostentamento economico che non và tolta!!!

per firmare vai qui