La ricerca scientifica non ha ancora espresso un parere definitivo sull’effetto benefico degli antiossidanti.
L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), nell’ambito del processo di valutazione delle indicazioni salutistiche sostenibili per gli alimenti e gli integratori venduti nei paesi europei, ha stabilito che è non è giustificato vantare per un cibo o un integratore un’azione “antiossidante”.
L’EFSA ha ritenuto che al posto di questa rivendicazione si debba utilizzare quella più corretta di “protegge le cellule dallo stress ossidativo”, ribadendo in tal modo che la parola “antiossidante” non rispecchia necessariamente un beneficio salutare.
Da un punto di vista chimico, il termine "antiossidante" si riferisce alla proprietà di una qualsiasi sostanza di ritardare o inibire significativamente l’ossidazione della sostanza stessa.
Tra le vitamine solo tre - la vitamina E, la vitamina C e la B2 - hanno ottenuto l’indicazione “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”.
Anche alcuni microelementi sono stati promossi come fattori nutrizionali in grado di ridurre i danni dello stress ossidativo cellulare: il selenio, lo zinco e il rame.
vedi intera relazione sito integratoriebenessere
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