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21/03/14

Uomini e caporali




"Il mondo io lo divido così, in uomini e caporali. E più vado avanti, più scopro che di caporali ce ne son tanti, di uomini ce ne sono pochissimi. Caporali son quelli che voglion essere capi. C’è un partito e sono capi. C’è la guerra e sono capi. C’è la pace e sono capi. Sempre gli stessi." 
(Antonio de Curtis)

15/03/14

Gli antiossidanti



La ricerca scientifica non ha ancora espresso un parere definitivo sull’effetto benefico degli antiossidanti.

L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), nell’ambito del processo di valutazione delle indicazioni salutistiche sostenibili per gli alimenti e gli integratori venduti nei paesi europei, ha stabilito che è non è giustificato vantare per un cibo o un integratore un’azione “antiossidante”.

L’EFSA ha ritenuto che al posto di questa rivendicazione si debba utilizzare quella più corretta di “protegge le cellule dallo stress ossidativo”, ribadendo in tal modo che la parola “antiossidante” non rispecchia necessariamente un beneficio salutare.

Da un punto di vista chimico, il termine "antiossidante" si riferisce alla proprietà di una qualsiasi sostanza di ritardare o inibire significativamente l’ossidazione della sostanza stessa.

Tra le vitamine solo tre - la vitamina E, la vitamina C e la B2 - hanno ottenuto l’indicazione “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”.

Anche alcuni microelementi sono stati promossi come fattori nutrizionali in grado di ridurre i danni dello stress ossidativo cellulare: il selenio, lo zinco e il rame.

vedi intera relazione sito integratoriebenessere

14/03/14

Le parole inutili






Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: " È vera?" Sulla seconda campeggiare la domanda: " È necessaria?" Sulla terza esserescolpita l'ultima richiesta: "È gentile?" Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse. 
 Romano Battaglia

13/03/14

App educative per i bambini autistici



 Un sito internet - applications-autisme.com - per reperire applicazioni gratuite destinate ai bambini autistici. Questa l’iniziativa lanciata dall’Unapei, federazione francese di associazioni che rappresentano e difendono le persone con una disabilità mentale e le proprie famiglie, Auticiel e Fondation orange. Applications-Autisme.com, il cui intento è quello di aiutare le famiglie a trovare applicazioni pensate specificatamente per i bambini autistici, ne propone un centinaio pensate da personale medico o educatori. Le app sono state testate da alcuni genitori, classificate in funzione del campo d’apprendimento e delle attitudini richieste (memorizzare, ascoltare, disegnare), e possono essere scaricate gratuitamente. Ma il sito, oltre ad essere un archivio vuole anche proporsi come “piattaforma collaborativa”: i genitori possono consigliare una nuova applicazione, commentare e dare un voto a quelle già esistenti.
 
“Al di là del servizio fornito alle famiglie, questo progetto permette di riconoscere il genitore come un educatore competente, che può dare aiuto a suo figlio senza passare attraverso un mediatore professionale. I genitori di figli autistici sono dei genitori come gli altri. Possono trasmettere qualcosa, partecipare all’educazione e hanno il diritto di non vedere i propri bambini come oggetti di cura, ma come una persona in divenire che arriverà fin dove potrà, se la si aiuta a utilizzare le proprie capacità.” spiega Christel Prado, presidente dell’Unapei, a La Croix.
L’autismo in Francia conta attualmente 600 mila persone, di cui 180 mila bambini; l’utilizzo di app facili da utilizzare permette, secondo gli ideatori del sito, di sviluppare l’autonomia delle persone che ne sono affette, di favorire l’acquisizione di competenze e abilità e fornisce l’occasione alle famiglie di giocare e avere momenti di condivisione con il bambino. (Hélène D’Angelo) 

08/03/14

Giornata internazionale della Donna - 8 Marzo




La Giornata Internazionale della Donna (comunemente chiamata Festa della Donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi Europei nel 1911 e in Italia nel 1922.

Nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicieCotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini), in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica. 

Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe tra la fine degli anni settanta e gli ottanta abbiano dimostrato l'erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i mass media che nella propaganda delle organizzazioni sindacali.

Nel dicembre 1977, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una « giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale » da osservare dagli stati membri in un qualsiasi giorno dell'anno, in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.

05/03/14

Mi piacciono....





Mi piacciono le persone che inconsapevolmente ti migliorano la vita, per quel mese, quel giorno, quell'anno, o anche solo per quel minuto in cui han camminato parallelamente a te.
(Alice Giaquinta)


03/03/14

Il pensiero






Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. È con questo che dobbiamo nobilitarci e non già con lo spazio e con il tempo che non potremmo riempire. Studiamoci dunque di pensar bene: questo è il principio della morale. (Blaise Pascal)