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31/01/14

L'ipotesi del male










Per certi versi, i libri erano una zavorra per rimanere ancorati alla vita, perché avevano un finale. Non le importava che fosse lieto o meno, era pur sempre un privilegio che spesso le storie di cui lei si occupava ogni giorno non possedevano. E poi i libri costituivano un antidoto per il silenzio, perché riempivano la sua mente delle parole necessarie a colmare il vuoto lasciato dalle vittime. Ma, soprattutto, erano la sua via di fuga. Il suo modo per sparire. S'immergeva nella lettura e tutto il resto -lei stessa- cessava di esistere. Nei libri poteva essere chiunque. Il che equivaleva a non essere nessuno.

[Donato Carrisi  da L'ipotesi del male]

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