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30/12/13

Un augurio per il nuovo Anno!



Fra il calore di un sogno e il freddo di un'illusione
tra fantasia e realtà, tra gioie e dolori
si dissolve un anno e si compone un altro.
Tra promesso fatte e solo alcune mantenute
note stonate di dolore e melodie d'amore
hanno composto la sinfonia di un anno appena passato.
Fra stenti e abbondanza, fra ricchezza e povertà
fra note di pace e rumore di guerra,
tutto si è svolto, a volte si è capovolto.
Chi senza lavoro cerca di sopravvivere
tra terremoti e alluvioni
c'è chi si è rialzato, chi ha raccolto brandelli
chi ha avuto tutto e chi è rimasto con niente.
Così come sempre tra l'indifferenza
di molta gente, dei politici, del potere
di chi avrebbe potuto fare e non ha fatto niente
tra angoscia e speranza si è scritto il 2012
si è concluso per molti disperatamente.
A questi “violentati” dal dolore
e a chi combatte il “suo tempo”
per sorridere ancora,
a questi guerrieri addolorati
in cerca di pace e di un sorriso,
auguro di rialzarsi vincitori
contro il tempo, il dolore e l'avversità
e che il potere venga usato finalmente per la Pace,
che tutti possano vestirsi con un po' di felicità.
Questo è il mio augurio per il Nuovo Anno.

Silvana Stremiz

28/12/13

Il sorriso



Il sorriso viene dalle cose semplici. Dai ricordi, per esempio. Dal pane e marmellata della merenda da bambini. Dal gessetto che tracciava un percorso "saltellante" sull'asfalto, dai cartoni di Heidi, dalle filastrocche un po' stonate. Dall'esserci salvati dalla punizione di andare dietro la lavagna, con la faccia rivolta verso il muro. Un sorriso macchiato di Nutella o della mamma che ci abbraccia per un bel voto. Dei cavalli a dondolo e della piscina di Barbie. Della Befana cui fingevamo di credere, sapendo benissimo che era la mamma a suonare il campanello. Il sorriso del pane e pomodoro fresco quando ti fermavi per un giorno intero sulla riva del male, della sabbia dentro al costume che prendeva vita propria e si muoveva. Il sorriso di te che disegnavi su fogli bianchi un mondo e avevi il coraggio e l'ardire, come tutti i bimbi, di dar vita a bambole e sogni. Il coraggio di alzarsi pimpanti dal letto alla domenica mattina. Il sorriso dei ricordi; Il sorriso nostalgico di alcuni profumi. (Antonella Coletta)

da PensieriParole

La paura che ho di perderti...

26/12/13

Capricorno nel 2014

CAPRICORNO



"A cuor più leggero: la vostra tenacia e rigorosa attenzione ai dati di fatto sono famosi in tutto l'universo. Siete anche conosciuti per essere essenziali, di poche parole, attendibili, grandissimi lavoratori, con un temperamento che non si arrende e nello stesso tempo non ama quasi mai le mutevoli luci della ribalta". Per i Capricorno nel 2014 sarà vera ripresa. Negli ultimi anni avete barcollato, ma ora è tutto finito, si fa strada un progressivo senso di leggerezza. Anche se non diventerete campioni assoluti di relax, rispetto alle fatiche passate i prossimi mesi saranno una passeggiata. Procedete dunque come è nel vostro stile: lenti ma inesorabili.

25/12/13

BUON NATALE!

Buon Natale a tutti!! ....auguro tanta serenità....tanto amore......tanta felicità......


"E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. … E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri."
Madre Teresa di Calcutta

23/12/13

Attesa



In notte d'indugio
i rami sfuggenti,
con occhi di ghiande
martellano i tetti 
di latta sbiadita.
Le finestre annoiate
esultano richiamandosi
in tremolanti fischi di vetro.
I mari, stropicciati
da lingue di vento guaiolanti,
si contorcono in roboanti
chiare d'uovo sforchettate.
Seduto
con polmoni salmastri
sento l'anima poggiarsi
su tappeti orientali
e conto
con mani contratte
candele d'attesa
che respirano 
sbavando e sbandando
la luce cerulea.

Presto sarà giorno.

(Stefano Feraco)

Tetella 2 - storia di emigrazione

Tetella stava seduta lì..tra quei banchi della Chiesa...i suoi tre piccoli accanto a lei....la più grande, emozionata....pronta a farsi la sua Prima Comunione..in una Chiesa che non era la sua.....
Una promessa fece Tetella: se tutto andava bene...avrebbe spedito lì il  futuro vestito di sposa  della figlia.....c'era vicino un orfanatrofio e sicuramente avrebbero usato la stoffa per qualcosa di utile.....
Pregò tutto il tempo.....

Finita la messa...finita  la cerimonia....uscirono fuori e presero un autobus che li avrebbe portati alla stazione.....

Salirono sul treno con la valigia piena di sogni.....e presero posto...il viaggio era lungo....

Nella sua testa mille pensieri: ...e se non trovava quello che si aspettava? Come l'avrebbe accolta suo marito? Chissà se l'indirizzo era sempre quello....e se non lo trovava? No...non voleva ancora pensare al peggio.....

Piena di sentimenti ed emozioni represse... pensava che doveva esserci qualcosa di strano e crudele nel suo destino...ma nello stesso tempo si annidavano nella sua testa, anche nuove speranze e progetti per il futuro.... un futuro migliore, soprattutto per i suoi amati figli...

Infatti, il suo pensiero fisso era sempre per i suoi figli.., era più che convinta , che avevano bisogno di crescere vicino al loro padre...non voleva che rimanessero “orfani”...
Perchè questo sarebbe successo se rimaneva giù, nel suo paese.....aveva il sentore che un po' alla volta questo padre si sarebbe ecclissato...

Il treno proseguiva la sua corsa....lei guardava fuori dal finestrino...assorta nei suoi pensieri....



Quanta sofferenza ma..anche tanta determinazione.
Il viaggio fu interminabile.....restò sempre sveglia....mentre guardava i suoi figli addormentati ....

Arrivarono in mattinata in questa cittadina del Nord, scesero dal treno ..un po' spaesati...e si avviarono dove c'erano gli autobus; Tetella teneva il foglio in mano dove aveva scritto l'indirizzo:...la fabbrica dove suo marito lavorava. Chiese informazioni e salirono sull'autobus che li avrebbe portati a destinazione. Durante il viaggio, osservava la città fuori dal finestrino. Una città diversa da quella a cui era abituata...le strade diverse....anche la gente sembrava diversa..e poi..le montagne...; sentiva freddo....molto freddo....
L'ansia stava prendendo piede....le serrava lo stomaco...

Finalmente il bus arrivò a destinazione e scesero....Tetella prese per mano i suoi figli con l'aiuto della più grande e si avviarono un bel pezzo a piedi verso la zona industriale dove lavorava suo marito.
Il cuore cominciò a battere forte al pensiero di quello che suo marito avrebbe potuto dire o fare.Si stava rendendo conto della gravità della situazione, ma ormai erano lì e doveva mettersi tranquilla, per il bene dei suoi figli.
Arrivata davanti alla fabbrica, si diresse verso il primo sportello che vide e chiese conferma se lavorava lì ...e lo fece chiamare.....
Tetella dovette attendere qualche minuto che  le sembrarono un'eternità, avrebbe quasi voluto scappare via, non essere più lì ma nel sicuro della sua casa nel Sud.
Si presentò sulla porta sua marito, che sbiancò e chiese a Tetella cosa mai si era sognata di fare...perchè non era stato avvisato.....cosa avrebbe potuto fare lui in quel momento per loro..
Tetella da parte sua cominciò con agitazione a spiegargli che aveva preso questa decisione dopo che lui aveva iniziato a farsi sentire sempre meno e a non inviare più il denaro sufficiente per mantenere i loro figli.
Così cominciarono a litigare e alla fine scoppiò a piangere.....

Comunque suo marito, volente o non volente, dovette darsi subito da fare; prese permesso dal lavoro e li accompagnò da una famiglia amica e conterranei la quale con generosità si offerse di ospitarli finchè non avessero trovato una sistemazione decente.
Offrì loro la camera da letto e in quel letto matrimoniale Tetella ci dormì con i suoi tre figli per quasi un mese, fin quando suo marito riuscì a trovare all'estrema periferia una soffitta e dove ci rimasero per ben 2 anni vivendo in condizioni estremamente precarie.
Nel frattempo Tetella aveva cercato di ambientarsi in questa città del Nord, estremamente diversa da quella a cui era abituata.
Suo marito non le era di molto aiuto o sostegno morale; lui aveva il suo lavoro, si era fatto una cerchia di amici e la sera infatti si fermava al bar e tornava piuttosto tardi a casa, ma Tetella era abbastanza tranquilla...i figli stavano con il padre...non sarebbero rimasti “orfani”.

Non fù semplice sradicarsi dal proprio naturale ambiente e quindi anche da tradizioni, usi e costumi. Sicuramente Tetella dovette affrontare difficoltà e disagi nell'impatto con la nuova realtà e soprattutto la nostalgia per la terra d'origine ma non si scoraggiò mai.
Da donna determinata e coraggiosa qual'era, s'informò quali erano i canali per poter accedere ad un appartamento dignitoso con un affitto equo e si diede da fare, senza trascurare nulla e così finalmente dopo 2 anni, riuscirono a trasferirsi in un bell'appartamento.

La vita poi trascorse con alti e bassi....i figli diventarono grandi ed inseriti bene nella società.....

21/12/13

Donna



Passi leggeri, nello scandir del tacco
la gonna ondeggia al corpo
in flessuoso movimento
sguardi che al passaggio
accarezzano l’orgoglio.
Dove si ferma il sorriso
ne rimane l’impronta,
la fierezza di donna
prosegue il cammino
nelle primavere illusorie
del mai finire.
Sarà madre, difenderà ideali
avrà corpo e anima da gestire,
troverà il coraggio tra le sue paure
la leggerezza della gazzella
non le negherà la forza della leonessa.
E se quel passo diventerà più pesante
il suo cuore saprà esser leggero
al compiersi di un’esistenza
dove essere donna, è stato bello.


20/12/13

Donne che leggono





Una coppia andò in vacanza su un lago in cui si poteva pescare.
Lui amava pescare all’alba e lei adorava la lettura. Una mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di sdraiarsi e schiacciare un pisolino. Benché il lago non le fosse familiare, lei decise di uscire in barca. Remò un pò, ancorò la barca e ricominciò a leggere il suo libro. Dopo un po’ apparve una guardia nella sua barca. Richiamò la donna e le disse:
- Buongiorno, signora... cosa sta facendo?
- Leggo! - rispose lei, pensando che era evidente.
- Si trova in un’area di divieto di pesca!
- Ma non sto pescando! Non lo vede?
- Sì, però ha con sé tutto l’occorrente. Dovrà seguirmi e la dovrò multare!
- Se lo fa, la denuncio per violenza carnale! - disse la donna indignata.
- Ma... ma se non l’ho neanche toccata!
- Sì... però ha con sé tutto l’occorrente... 


Morale della favolaNon discutere mai con donne che sanno leggere.

Ricordati





Ricordati che oggi incontrerai uno stolto che metterà a dura prova la tua bontà e la tua pazienza, un maldicente che sparlerà di te, un furbo che cercherà di usarti, un presuntuoso che pretenderà di aver ragione ad ogni costo, un prepotente che cercherà di sopraffarti, un iracondo che ti trasmetterà rabbia.

Ma tu non ti lascerai turbare più di tanto, perché sarai in compagnia di un moderato che frenerà le tue reazioni, un buono che tramuterà in bene tutto il male che riceverai, un saggio che ti guiderà sulla retta via e ti farà prendere delle buone decisioni, ovvero sarai in compagnia di te stesso.

O. Falworth

08/12/13

Arriverà un vento buono








Arriverà un vento buono ad accarezzarti il viso e tu non avrai bisogno di parole.
Guarderai nei miei occhi e ci troverai la stessa consapevolezza che già alberga nei tuoi, quella pace interiore che sussurra direttamente al cuore “andrà tutto bene”.
Guarderò nei tuoi occhi e in silenzio tenderò la mia mano verso la tua e i nostri passi sapranno già dove andare per avviarsi verso il nostro destino.
Anton Vanligt

07/12/13

I Presepi

mi piacciono tantissimo i presepi.... eccone qualcuno...:)..con qualche aforismo sul Natale....

E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. (Madre Teresa di Calcutta)



L'umanità è una grande e  immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.( Papa Giovanni XXIII)



         Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed ecco, tutto è più dolce e più bello!(Norman Vincent Peale)


 Natale è la dolce stagione nel quale dobbiamo accendere il fuoco dell'ospitalità e la straordinaria fiamma di carità nel nostro cuore.(Washington Irving)








Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L'unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.(Charles Dickens)

03/12/13

Lettera al maestro


Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza.
È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore.
Vivere questa vita richiederà fede, amore e coraggio.
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso…
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti…
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri…
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa,
anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità,
trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente,
ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere,
se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli,
perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
È un così caro ragazzo mio figlio.
Abraham Lincoln

01/12/13

Pensieri



"Non sottovalutare mai la potenza dei tuoi PENSIERI. Sono un tuo tesoro così intimo, talmente inviolabile, che a nessuno dovrebbe essere mai consentito entrarci senza il tuo volere.
Non sottovalutare mai, la forza dei tuoi pensieri. La mente umana conserva dentro di sè il seme del cambiamento. Abbi coraggio di esprimerti, di metterti in discussione, di manifestare quello che nella tua mente sembra essere un vulcano di idee mai esploso. Abbi la forza di dire chi sei, e se la gente non comprenderà le tue parole, creando dei muri di distanza … allora disegnaci sopra i tuoi pensieri con tutti i colori che hai a disposizione, molto probabilmente scoprirai che la maggior parte di loro fingeva di non capire. Comincia a adesso, riempi il grigio che ti circonda di pensieri variopinti!"

- Anton Vanligt

Gabbiani







Non so dove i gabbiani abbiano il nido, 

ove trovino pace. 
Io son come loro 
in perpetuo volo. 
La vita la sfioro 
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo. 
E come forse anch'essi amo la quiete, 
la gran quiete marina, 
ma il mio destino è vivere 
balenando in burrasca.


(Vincenzo Cardarelli


Neve



 Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve cade.

Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa, stanca.

In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini dorme.

Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblìo profondo,
indifferente il mondo tace.


(Ada Negri)