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29/06/13

Margherita Hack - la Signora delle Stelle

Voglio ricordare Margherita Hack in questo mio post.


Nata a Firenze il 22 giugno del 1922 da padre protestante e madre cattolica, atea convinta, Margherita Hack si era laureata in fisica nel 1945 con una tesi sulle Cefeidi, le stelle "pulsanti" che si sono rivelate fondamentali nella misurazione delle distanze delle galassie. 

La Signora delle Stelle (come amava definirsi) non c'è più...aveva 91 anni.

 Per più di vent'anni ha diretto l'osservatorio astronomico di Trieste, contribuendone al rilancio internazionale dell'istituto. Da sempre in prima linea nella divulgazione scientifica, vince il Premio Linceo dell'Accademia dei Lincei nel 1980.

 Ha collaborato con la Nasa e con l'Agenzia Spaziale Europea

Sul tema della questione energetica Margherita Hack si è espressa contro la costruzione di centrali nucleari in Italia, ma a favore della ricerca sul nucleare, spiegando che l'Italia attualmente non è in grado di mantenere delle centrali e che l'Italia è un paese poco affidabile sostenendo  che esiste «una paura irrazionale, anche scientifica, per l'energia nucleare», che però «inquinerebbe molto meno dell'energia a petrolio, a metano e a carbone, a cui dovremmo comunque ricorrere» Ha anche sottolineato l'importanza della ricerca in questo campo e la necessità di "sviluppare al massimo le energie rinnovabili" che contribuiscono a soddisfare parte del fabbisogno energetico.

Il 12 agosto 2010 Margherita Hack è stata premiata a Torre del Lago Puccini come "Personaggio gay dell'anno" per la sua attività a favore dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. In quell'occasione ha dichiarato che «da parte di altri paesi è certamente un segno di civiltà. Noi invece siamo un paese arretrato, che non sa cos'è il rispetto della libertà. Il Vaticano è certamente un deterrente che influenza la classe politica, ma la politica non è libera e non ha il coraggio di reagire. E se non reagisce questo significa che è più bacchettona della Chiesa e non sa cos'è il rispetto della libertà altrui».
La Hack riteneva l'eutanasia un diritto, un modo per sollevare dalla pena un uomo che soffre. Nel 2011 ha sottoscritto il proprio testamento biologico.
  • Socio onorario dell'Associazione Auser volontariato di San Casciano in Val di Pesa per il suo impegno sociale in favore dei diversamente abili

Alcune sue citazioni:


Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell'universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile.
 
Fin dall'antichità l'umanità si è posta la domanda sull'esistenza di altre vite: sin dai tempi di Epicuro, di Plutarco, di Lucrezio Caro. Oggi possiamo dire perlomeno che esistono pianeti extrasolari: la loro esistenza è una condizione necessaria - anche se non sufficiente - per l'esistenza di altre forme di vita.

Credo che scienza e fede operino su due piani completamente diversi: la scienza si basa sull'esperimento, sull'osservazione e sull'interpretazione dei fatti tramite le conoscenze della fisica, quindi si basa sulla ragione. La fede è invece, per l'appunto, un atto di fede: la fede uno ce l'ha o non ce l'ha.

Essere vegetariani permette di vivere meglio e risparmiare sofferenze. Gli allevamenti intensivi rappresentano oggi la principale fonte di inquinamento. Ridurre il consumo di prodotti animali farebbe bene all’ambiente e agli animali, molti dei quali sono oramai ridotti a vere e proprie macchine da carne.
 
La spiritualità, per uno come me che non crede a Dio, all’anima, all’aldilà, sta nella capacità di amare e comprendere gli altri − uomini e animali − “di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.

Nell'antichità l'uomo, ingannato dai propri sensi, riteneva che la Terra fosse il centro dell'universo. Poi ha capito che la Terra e i pianeti ruotavano attorno al Sole, posto al centro del sistema solare. In seguito ha compreso che il Sole è una stella come miliardi di altre, mentre l'inganno dei sensi aveva ancora fatto ritenere che il Sole si trovasse al centro della Via Lattea, e che questa abbracciasse tutto l'universo. Nel tempo, ha scoperto che il Sole occupa una posizione periferica nella Via Lattea, che questa è una galassia fra miliardi di altre, e che tutte insieme costituiscono il nostro universo. E ora ci domandiamo: ma questo è veramente tutto ciò che esiste, o è solo un universo fra infiniti altri?
(Vi racconto l'astronomia, 2002)

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28/06/13

Limiti di reddito su pensioni di invalidità

Nella bozza del Decreto-legge approvato in questi giorni  dal Governo (Interventi urgenti per la promozione dell’occupazione) c’è anche un articolo che porrà fine (se convertito) alla diatriba sui limiti reddituali da conteggiare ai fini della concessione della pensione agli invalidi civili.

Come si ricorderà nella Circolare INPS 149/2012 era previsto un grave elemento di novità che riguardava i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità. Fino ad allora il limite reddituale considerato era quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 sarebbe stato considerato anche quello del coniuge.
Quella decisione amministrativa di INPS non si basava su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza Corte di Cassazione (Sezione Lavoro) n. 4677/2011 La conseguenza immediata della Circolare sarebbe stata che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, avrebbero perso il diritto alla pensione (275,87 euro al mese).
In seguito alle opportune reazioni delle associazioni e di una presa di posizione del Ministero del Lavoro, con il Messaggio della Direzione Generale INPS n. 717 del 14 gennaio 2013, INPS ha sospeso l’applicazione di quella disposizione amministrativa. Ma successivamente la Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, Sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) aveva ribadito il parere precedente: il reddito è quello dell’interessato e del coniuge, facendo sorgere nuovi timori
Da più parti era stato richiesto l’intervento legislativo e alla Camera era stata deposita nel frattempo una proposta di legge (atti della Camera n. 538, prima firmataria On. Margherita Miotto) finalizzata a fornire una interpretazione autentica favorevole alle persone con disabilità.

Ora, il testo di quella proposta viene ripreso dal Governo che lo inserisce del Decreto legge approvato ieri (e in attesa di pubblicazione).
Finalmente, all’articolo 9 si precisa espressamente che «Il limite di reddito per il diritto alla pensione di inabilità in favore dei mutilati e degli invalidi civili, di cui all’articolo 12 della legge 30 marzo 1971, n. 118, è calcolato con riferimento al reddito agli effetti dell’IRPEF con esclusione del reddito percepito da altri componenti del nucleo familiare di cui il soggetto interessato fa parte».
Se ne attende ora la probabile conversione in legge dopo la discussione in Parlamento. 
Carlo Giacobini
Direttore resposabile di HandyLex.org

09/06/13

Manifesto del contadino impazzito






Se amate il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.
Se desiderate sempre più cose prefabbricate,
se avete paura di conoscere i vostri vicini di casa,
se avete paura di morire
allora nemmeno il vostro futuro
sarà più un mistero per il potere,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno,
quando vi vorranno far morire per il profitto
ve lo faranno sapere.
Ma tu, amico, ogni giorno,
fai qualcosa che non possa entrare nei loro calcoli.
Ama la Vita. Ama la Terra.
Ama qualcuno che non se lo merita.
Conta su quello che sei e riduci i tuoi bisogni.
Fai qualche piccolo lavoro gratuitamente.
Non ti fidare del governo, di nessun governo,
e abbraccia gli esseri umani,
nel tuo rapporto con ciascuno di loro
riponi la tua speranza politica.
Approva nella natura quello che non capisci
e loda questa ignoranza,
perché ciò che l’uomo non ha razionalizzato
non ha distrutto.
Fai le domande che non hanno risposta.
Investi nel millennio.
Pianta sequoie.
Sostieni che il tuo raccolto principale
è la foresta che non hai piantato
e che non vivrai per sfruttare.
Afferma che le foglie quando si decompongono
diventano fertilità:
Chiama questo “profitto”.
Una profezia così si avvera sempre.
Poni la tua fiducia
nei cinque centimetri di humus
che si formeranno sotto gli alberi
ogni mille anni.
Metti l’orecchio vicino e ascolta
i bisbigli delle canzoni a venire.
Sii pieno di gioia,
nonostante tutto,
e sorridi,
il sorriso è incalcolabile.
Finché la donna non si svilisce nella corsa al potere,
ascolta la donna più dell’uomo.
Domandati:
questo potrà dar gioia alla donna
che è contenta di aspettare un bambino?
Quest’altro disturberà il sonno della donna
vicina a partorire?
Vai col tuo amore nei campi.
Stendetevi tranquilli all’ombra.
Posa il capo sul suo grembo
e vota fedeltà alle cose più vicine al tuo cuore.
Appena vedi che i generali e i politicanti
riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero,
abbandonalo.
Lascialo come un segnale per indicare
la falsa traccia,
la via che non hai preso.
Sii come la volpe che lascia molte più tracce del necessario,
alcune nella direzione sbagliata.
Pratica la meditazione.

Wendell Berry

08/06/13

Come farti capire?




Come farti capire che c'è sempre tempo? 
Che uno deve solo cercarlo e darselo, 
Che nessuno stabilisce norme salvo la vita, 
Che la vita senza certe norme perde forma, 
Che la forma non si perde con l'aprirci, 
Che aprirci non è amare indiscriminatamente, 
Che non è proibito amare, 
Che si può anche odiare, 
Che l'odio e l'amore sono affetti, 
Che l'aggressione è perché sì ferisce molto, 
Che le ferite si rimarginano, 
Che le porte non devono chiudersi, 
Che la maggiore porta è l'affetto, 
Che gli affetti ci definiscono, 
Che definirsi non è remare contro corrente, 
Che non quanto più forte si fa il segno più lo si scorge, 
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido, 
Che negare parole implica aprire distanze, 
Che trovarsi è molto bello, 
Che il sesso fa parte del bello della vita, 
Che la vita parte dal sesso, 
Che il "perché" dei bambini ha un perché, 
Che voler sapere di qualcuno non è solo curiosità, 
Che volere sapere tutto di tutti è curiosità malsana, 
Che non c'è nulla di meglio che ringraziare, 
Che l'autodeterminazione non è fare le cose da solo, 
Che nessuno vuole essere solo, 
Che per non essere solo devi dare, 
Che per dare dovemmo prima ricevere, 
Che affinché ci dìano bisogna sapere anche come chiedere, 
Che sapere chiedere non è regalarsi, 
Che regalarsi è, in definitiva, non amarsi, 
Che affinché ci vogliano dobbiamo dimostrare che cosa siamo, 
Che affinché qualcuno "sia" bisogna aiutarlo, 
Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare, 
Che adulare non è aiutare, 
Che adulare è tanto pernicioso come girare la faccia, 
Che faccia a faccia le cose sono oneste, 
Che nessuno è onesto perché non ruba, 
Che quello che ruba non è ladro per suo piacere, 
Che quando non c'è piacere nelle cose non si sta vivendo, 
Che non ci si deve dimenticare che esiste la morte, 
Che si può essere morto in vita, 
Che si sente col corpo e la mente, 
Che si ascolta con le orecchie, 
Che costa essere sensibile e non ferirsi, 
Che ferirsi non è dissanguarsi, 
Che alziamo muri per non essere feriti, 
Che chi semina muri non raccoglie niente, 
Che quasi tutti siamo muratori di muri, 
Che sarebbe meglio costruire ponti, 
Che su di essi si va all'altro lato e si torna anche, 
Che ritornare non implica retrocedere, 
Che retrocedere può essere anche avanzare, 
Che non per il molto portarsi avanti si leva prima il sole, 
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita? 
Come farti sapere che c'è sempre tempo? 
Mario Benedetti

UISP - sport per tutti





L'altra sera abbiamo festeggiato la fine dei corsi, sia di basket che del ballo di gruppo che la UISP ha organizzato per i nostri ragazzi.
Si sono divertiti moltissimo.
Un grazie di cuore ai volontari che hanno seguito i ragazzi con grande sensibilità.

la foto della pizza nel locale - bar della UISP


speriamo di ricominciare con l'autunno...più numerosi!!
L'importante era cominciare....ed è andata benissimo!

06/06/13

L'onda




L’onda chiese al mare: "mi vuoi bene?". Ed il mare le rispose . "il mio bene è così forte che ogni volta che t’allontani verso la terra io ti tiro indietro per riprenderti tra le mie braccia. Senza te la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto, senza emozione. Tu sei l’essenza del mio esistere.". L’onda fu felice. Tra le braccia del mare. Facendo finta, ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose, per renderle preziose. Ed ogni volta il mare la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a sé. Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l’onda bianca lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle, facendo finta a volte di non poterlo fare, perché l’onda potesse assaporare anch’essa quella precarietà che rende le cose preziose. L’onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni. E fanno finta che sarà l’ultima volta che l’onda partirà verso la terra, per non tornare più, ma poi, alla fine, è più forte su tutto il bisogno di riprendersi. Nel sogno di un bene senza fine.(Anonimo)

04/06/13

Ho bisogno di silenzio






Ho bisogno di silenzio

come te che leggi col pensiero

non ad alta voce

il suono della mia stessa voce

adesso sarebbe rumore

non parole ma solo rumore fastidioso

che mi distrae dal pensare.

Ho bisogno di silenzio

esco e per strada le solite persone

che conoscono la mia parlantina

disorientate dal mio rapido buongiorno

chissà, forse pensano che ho fretta.

Invece ho solo bisogno di silenzio

tanto ho parlato, troppo

è arrivato il tempo di tacere

di raccogliere i pensieri

allegri, tristi, dolci, amari,

ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.

Gli amici veri, pochi, uno?

sanno ascoltare anche il silenzio,

sanno aspettare, capire.

Chi di parole da me ne ha avute tante

e non ne vuole più,

ha bisogno, come me, di silenzio

Alda Merini

03/06/13

Madame Bovary




“Si era sentito ripetere quelle cose così tante volte, che ormai non ci trovava più nulla di originale. Emma rassomigliava a tutte le amanti; il fascino della novità, cadendo a poco a poco come un vestito, metteva a nudo l’eterna monotonia della passione, che ha sempre le stesse forme e lo stesso linguaggio. Quell’uomo, così pieno di esperienza, non sapeva distinguere la diversità dei sentimenti sotto l’uniformità delle espressioni. Poiché labbra libertine o venali gli avevano sussurrato frasi simili, credeva poco al candore delle parole di Emma; bisognava ridimensionare, pensava, i discorsi esaltati che nascondono sentimenti mediocri, come se la pienezza dell’anima non traboccasse qualche volta dalle metafore più vuote, poiché nessuno mai riesce a dare l’esatta misura delle proprie necessità, né delle proprie idee o dei propri dolori, e la parola umana è come un paiolo incrinato su cui battiamo melodie adatte a far danzare gli orsi, quando vorremmo invece intenerire le stelle“.
da Emma Bovary, di Gustave Flaubert.

Non scrivere




Non scrivere,
le parole stelle di ruggine
sulla pelle bruciano,
un dolore tatuato
da ovvi motivi
prelude all’addio.

Non scrivere,
le parole mai sulle labbra
posate ora rientrano
a far capolino sul sorriso,
indecisione di lacrima,
illusione smarrita.

Non scrivere,
ciò che il cuore disegna
è muto
è puro colore
e acceca gli occhi
più profondi.

Non scrivere,
ciò che non è scritto
è bianco 
è silenzio
e fa più rumore
di mille abbracci negati.


Matteo Cotugno
inedita – diritti riservati
29-06-2012

PokerSnowie



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02/06/13

Festa della Repubblica italiana



La Festa della Repubblica italiana si tiene il 2 giugno in ricordo del referendum attraverso il quale, tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani scelsero la forma istituzionale dello Stato tra repubblica e monarchia.
I risultati ufficiali di quella consultazione, per la prima volta nella storia italiana a suffragio universale, furono annunciati il 18 giugno: 12.718.641 di italiani aveva votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 aveva votato scheda bianca o nulla. Alla luce di questi risultati, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.
Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro neppure 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia furono più di quelli per la repubblica, di poco (circa 30 mila schede).
La festa della Repubblica venne celebrata ufficialmente per la prima volta nel 1948 e si festeggiò il 2 giugno fino al 1977, quando a causa della crisi economica fu stabilito che venisse festeggiata ogni anno la prima domenica di giugno (nell’anno precedente, il 1976, la tradizionale parata militare fu annullata a causa del violento terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia il 6 maggio e che provocò quasi 1000 morti). Il 2 giugno come giorno di festa nazionale fu poi ristabilito, insieme alle celebrazioni, dal secondo governo Amato con una legge del novembre 2000, grazie anche all’iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il cerimoniale ufficiale prevede la deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria, da parte del Presidente della Repubblica, e la sfilata delle forze militari lungo i Fori Imperiali, a Roma. Oltre all’Esercito Italiano, alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.