“L’Universo non giudica: cospira a favore di ciò che desideriamo. Perciò il guerriero ha il coraggio di guardare le ombre della propria anima, e si domanda se non stia chiedendo qualcosa di sbagliato per se stesso. E presta sempre grande attenzione a ciò che pensa.” PAULO COELHO
29/09/10
Riforma Titolo V della Costituzione
scrive questo a proposito della riforma del Titolo V della costituzione:
"II nuovo titolo V della Costituzione, che stabilisce una esclusiva competenza delle Regioni in materia di assistenza, mantiene in capo allo Stato una funzione strategica per la governance del sistema di welfare nazionale: la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) concernenti i diritti civili e sociali.I LEP rappresentano, quindi, il principale strumento per il governo delle politiche sociali nazionali, in un sistema integrato dei servizi che si articola, da un lato, su piani istituzionali differenti, dall'altro, in una rete di soggetti pubblici e privati che concorrono alla erogazione dei servizi e degli interventi.I LEP rivestono una importante funzione di coesione del sistema poiché consentono, a fronte di un sistema di protezione sociale fortemente differenziato sul territorio, e che presenta marcati elementi di sperequazione territoriale (specie in termini di quantità e qualità delle prestazioni erogate), uno strumento di garanzia per il diritto al soddisfacimento dei bisogni di natura assistenziale e sociale che, per alcuni versi, recupera il modello di convergenza dei sistemi tipico degli interventi comunitari.All'interno di questo quadro, il Ministero sta lavorando al processo di definizione dei LEP, percorrendo un processo che prevede la partecipazione dei molti attori coinvolti (istituzionali e privati) e si snoda su più piani di analisi:
- la natura giuridica dei LEP (in altri termini l'esigibilità della prestazione stabilita);
- le soluzioni organizzative per l'erogazione di prestazioni di "livello" adeguato;
- la dimensione delle risorse necessarie a garantire determinati LEP;
- l'interferenza tra i LEP sociali e i livelli del settore sanitario (l'area socio-sanitaria);
- il monitoraggio dei LEP e l'eventualità delle misure di sostituzione."
Se ne parla troppo poco della Riforma del Titolo V della Costituzione, e molte Regioni pensano di poter fare un pò come vogliono senza più seguire le linee guide dello Stato. Mi domando allora che motivo c'è proporre nuove leggi sulla disabilità se poi molte province non le recepiscono.
27/09/10
Ode alla vita

chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti
chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita’
25/09/10
Tutto dev'essere funzionale a un protocollo!
Dopo diversi anni di lavoro all'interno di strutture socio-sanitarie a contatto con persone con disabilità intellettiva e fisica, mi trovo oggi a fronteggiare una terribile situazione nella RSD in cui lavoro. La vita è scandita da ritmi severi e standardizzati che opprimono le libertà individuali.Dopo la sveglia, ogni persona viene lavata, vestita, e portata nella sala della colazione. Spesso gli operatori svolgono queste azioni ignorando totalmente le persone verso le quali sono rivolte. Le esigenze personali di ciascuno passano in secondo piano rispetto alla routine. Alcune mattine capita che gli operatori chiacchierino fra di loro a voce alta, a volte urlano, noncuranti delle persone che stanno assistendo. Spesso litigano, oppure ascoltano la musica.La colazione dura due ore, durante le quali non è permesso alzarsi troppe volte dal tavolo, allontanarsi dalla sala o chiedere continuamente un bicchiere d'acqua o di andare al bagno. Le conversazioni tra operatori continuano a voci sempre più alte e si stizziscono se vengono interrotte da chi vuole un'altra tazza di tè o un altro biscotto.Finita la colazione, due operatori accompagnano la maggior parte delle persone in un'unica stanza a guardare la TV. Poche volte si organizzano giochi o attività di gruppo, come previsto dal programma giornaliero.Il pranzo è a mezzogiorno e dura mezz'ora. Poi riposo pomeridiano. Alle 15 e un quarto si fa merenda. Ore 16 in punto di nuovo in sala TV a vedere un programma che sceglie lo stesso operatore, non in base a un protocollo o alle preferenze dei pazienti, ma secondo il proprio gusto.Alle 18 si cena, categoricamente già in pigiama, e successivamente, con orario massimo delle 19, tutti a letto.Durante la notte non è possibile chiedere di essere cambiato in un momento non prestabilito o "non opportuno".Gli operatori si ostacolano tra di loro, rendendo la collaborazione scarsa o inesistente, la figura medica è spesso assente, mentre il gruppo dirigenziale è impegnato a curare solamente l'immagine esterna della struttura.Le persone presenti nella struttura vengono raggruppate indipendentemente dalla fascia d'età, sesso o tipo di disabilità o disagio psichico. Non si cerca di migliorare la loro qualità della vita attraverso l'accoglienza, l'ascolto e la personalizzazione degli ambienti. Le famiglie spesso stanche, in cerca di un appoggio, si trovano di fronte all'incomprensione. Vengono sgridate se assillano gli operatori con richieste di informazioni sullo stato di salute del proprio parente.Tutto dev'essere funzionale, sì, ma a un ritmo di lavoro, a una prassi, a un protocollo.
dal sito di superando.it
questo comportamento lo trovo disumano....ma purtroppo moltissime residenze per disabili sono in queste condizioni e bisogna parlarne di più......
24/09/10
Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
Purtroppo un'altra occasione mancata per l'Italia.
Non farà parte del Comitato ONU, incaricato del monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Infatti tra i 18 membri non c'è il nostro Paese...non ha presentato nessuna candidatura:(
Da poco si è conclusa a New York, la Terza Conferenza degli Stati per la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ed è stata evidenziata purtroppo la poca attenzione dell'Italia nella possibilità di far parte anch'essa come Stato leader nella promozione dei principi della Convenzione.
19/09/10
Il rientro
06/09/10
Cambiamo Music Festival

al SOGNO di POTER AVERE UN DOMANI, per sopravvivere
abbiamo bisogno di musica di note e di emozioni, tanto quanto di aria
di acqua di cibo e di suolo ancora vivibili e fruibili: noi condividiamo
la voglia di un presente e di un futuro non contaminati da
UNA FALSA E DISTORTA IDEA DI PROGRESSO.
In questi anni nel PAVESE si è creata una scena musicale molto interessante che ruota intorno al SOUND AMERICANO, composta da un certo numero di band, alcune nate da un paio d'anni, altre che suonano da trenta, tutte accomunate dall'appartenere allo stesso bacino geografico, dal
fare BLUES, ROOTS, FOLK, COUNTRY, dallo scrivere testi non in italiano, dal mettersi
in gioco continuamente davanti al pubblico, arrivando ad esibirsi talvolta negli STATES, e a
collaborare con artisti americani importanti, per misurarsi direttamente con chi quella musica
l'ha creata.
Tra questi gruppi c'è un INTERSCAMBIO di musicisti, di idee e di progetti: il genere musicale
è di nicchia, lo scopo non è fare un prodotto commerciale, neppure vendere album a tutti i
costi, ma piuttosto, diventa quello di creare e comunicare al proprio pubblico un'idea
di musica ed anche di cultura DIVERSA.
tra questi gruppi musicali ed il PROGETTO portato avanti dalla rete
CAMBIAMO è potuto succedere.
03/09/10
Gardaland ma non solo......

01/09/10
Livelli Essenziali di Assistenza

impegna il Governo
ad emanare il decreto sui LEA entro il mese di settembre 2010, termine da considerarsi perentorio salvo che il ministro dell'economia non comunichi al Parlamento le ragioni che considerasse ostative all'emanazione del decreto in questione entro il termine indicato.