
lettera di un amico...
Sono passati dieci anni da allora. A quel tempo non si parlava ancora di Blogs, in rete c’erano i Forums, ed i Newsgroups, più italianamente detti Gruppi di Discussione. Uno di questi si chiamava ISH, acronimo di It Sociale Handicap: in questo newsgroup si parlava di disabilità, principalmente fisica. Ne nacque un secondo, ISHI, dove l’ultima “I” stava a specificare che lì si sarebbe discusso di handicap “intellettivo”. La persona che volle quel secondo gruppo era testarda come un mulo, costante come una rata d’affitto, e all’occorrenza graffiante come può esserlo una leonessa che difende il suo territorio e la sua prole. Credo che avrete già capito che quella persona di allora è la stessa che ora sta aprendo questo blog. Vi metto in guardia: se lei si mette in testa di ingaggiare una battaglia su certi temi (e ne ingaggia tante!), ebbene non provate nemmeno a dissuaderla, sarebbe solo tempo perso; immaginatevela fin da subito con il casco in testa, alla guida di uno schiacciasassi, che avanzando lentamente ma inesorabilmente vi farà arretrare, e vi costringerà infine nell’angolo.
Lo sappiamo tutti, ci sono lune che stanno nel cielo, e lune che stanno nel pozzo. Si crede che le prime siano quelle vere, e che le seconde siano impossibili da raggiungere: di solito, si pensa che queste ultime siano un patrimonio che ha valore soltanto in quel mercato di sottobanco che spesso viene definito il dominio dei sognatori, degli idealisti e degli illusi.
Ebbene, io come Valeria credo invece che la verità abbia tante facce, e che non sia poi così facile distinguere quello che è vero da quello che è falso. Credo che tutto sommato, la luna combaci semplicemente col cammino che noi facciamo per raggiungerla: e a quel punto, quando sei sceso a cercarla giù nel profondo, ecco che quell’immagine incerta e tremolante, riflessa sull’ondeggiare dell’acqua, diventa più splendente di quella che senza fatica noi tutti possiamo osservare facilmente nel cielo.
A Valeria,
a Silvia,
da Gabriele
Sono passati dieci anni da allora. A quel tempo non si parlava ancora di Blogs, in rete c’erano i Forums, ed i Newsgroups, più italianamente detti Gruppi di Discussione. Uno di questi si chiamava ISH, acronimo di It Sociale Handicap: in questo newsgroup si parlava di disabilità, principalmente fisica. Ne nacque un secondo, ISHI, dove l’ultima “I” stava a specificare che lì si sarebbe discusso di handicap “intellettivo”. La persona che volle quel secondo gruppo era testarda come un mulo, costante come una rata d’affitto, e all’occorrenza graffiante come può esserlo una leonessa che difende il suo territorio e la sua prole. Credo che avrete già capito che quella persona di allora è la stessa che ora sta aprendo questo blog. Vi metto in guardia: se lei si mette in testa di ingaggiare una battaglia su certi temi (e ne ingaggia tante!), ebbene non provate nemmeno a dissuaderla, sarebbe solo tempo perso; immaginatevela fin da subito con il casco in testa, alla guida di uno schiacciasassi, che avanzando lentamente ma inesorabilmente vi farà arretrare, e vi costringerà infine nell’angolo.
Lo sappiamo tutti, ci sono lune che stanno nel cielo, e lune che stanno nel pozzo. Si crede che le prime siano quelle vere, e che le seconde siano impossibili da raggiungere: di solito, si pensa che queste ultime siano un patrimonio che ha valore soltanto in quel mercato di sottobanco che spesso viene definito il dominio dei sognatori, degli idealisti e degli illusi.
Ebbene, io come Valeria credo invece che la verità abbia tante facce, e che non sia poi così facile distinguere quello che è vero da quello che è falso. Credo che tutto sommato, la luna combaci semplicemente col cammino che noi facciamo per raggiungerla: e a quel punto, quando sei sceso a cercarla giù nel profondo, ecco che quell’immagine incerta e tremolante, riflessa sull’ondeggiare dell’acqua, diventa più splendente di quella che senza fatica noi tutti possiamo osservare facilmente nel cielo.
A Valeria,
a Silvia,
da Gabriele
2 commenti:
Cara Valeria, eccomi qui, un minuto dopo aver ricevuto il tuo sms, già ISHI, quanti bei ricordi, quanti amici, ma anche quante bettaglie, giocate, lottate, fatte, vinte, e anche perse, quelle persone sono ancora oggi amiche, su altri fronti, in altri luoghi, io all'ANFFAS e ora in FISH, Luigi Vittorio a Casa Blu, Carlo, sempre attivissimo in Superando e UILDM, Franco, e tanti altri se vai sulla mia pagina di Facebook ne troverai tanti altri ... che dire siamo qui, la battaglia è in corso, e siamo anche un po' in ritirata visto il momento ma sempre attivi, per i diritti di tutti, soprattutto per i diritti delle persone con disabilità ... ti ricordi, era "mio figlio è venuto male!" oggi è, e lo sentiamo proprio nel cuore, "ogni persona con disabilità è nostro figlio ... "... un bel cambiamento ... non ti pare? e io ne sono un po' l'artefice ... ma non è finita ...
Un abbraccio
Ivo
Sono contenta di ritrovarvi un pò alla volta e spero di sentire anche gli altri.ISHI, è stata una bellissima esperienza, che non dimenticherò...e poi..avevo 10 anni di meno!:)
Il blog è appena nato e ci vorrà un bel pò di tempo per crescere ma io, come sempre, non dispero!
E' un brutto periodo per via dei tagli e i nostri politici locali non si fanno scrupolo a tagliare l'assistenza ai più gravi!
Comunque..andiamo avanti tutta!!
un abbraccio e un grazie di cuore a tutti
Valeria
Posta un commento