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11/10/15

La gente che mi piace

Mi piace la gente che vibra,
che non devi continuamente sollecitare
e alla quale non c'è bisogno di dire cosa fare
perché sa quello che bisogna fare
e lo fa in meno tempo di quanto sperato.


Mi piace la gente che sa misurare
le conseguenze delle proprie azioni,
la gente che non lascia le soluzioni al caso.



Mi piace la gente giusta e rigorosa,
sia con gli altri che con se stessa,
purché non perda di vista che siamo umani
e che possiamo sbagliare.



Mi piace la gente che pensa
che il lavoro in equipe, fra amici,
è più produttivo dei caotici sforzi individuali.



Mi piace la gente che conosce
l'importanza dell'allegria.



Mi piace la gente sincera e franca,
capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli.



Mi piace la gente di buon senso,
quella che non manda giù tutto,
quella che non si vergogna di riconoscere
che non sa qualcosa o si è sbagliata.



Mi piace la gente che, nell'accettare i suoi errori,
si sforza genuinamente di non ripeterli.



Mi piace la gente capace di criticarmi
costruttivamente e a viso aperto:
questi li chiamo "i miei amici".



Mi piace la gente fedele e caparbia,
che non si scoraggia quando si tratta
di perseguire traguardi e idee.



Mi piace la gente che lavora per dei risultati.



Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,
giacché per il solo fatto di averla al mio fianco
mi considero ben ricompensato.
Mario Benedetti


da PensieriParole

10/10/15

"Se" ......


Se saprai conservare la testa, quando intorno a te tutti perderanno la loro e te ne faranno una colpa;
se crederai in te stesso quando tutti dubiteranno, ma saprai capire il loro dubbio;
se saprai aspettare senza stancarti nell’attesa, ed essere calunniato senza calunniare; o essere odiato senza dare tu sfogo all’odio, e non apparir troppo bello, né dire cose troppo sagge;
se saprai sognare senza fare del sogno il tuo padrone;
 se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo fine;
se saprai incontrare il trionfo ed il disastro e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se saprai sopportare di sentire le tue parole giuste falsate da furfanti per ingannare gli sciocchi; o vedere le cose per cui hai dato la vita spezzate, e curvarti e ricostruirle con logori utensili;
se saprai fare un mucchio di tutte le tue vincite e rischiarle in un giro di testa e croce; e perdere e ricominciare da capo senza fiatare sulle tue perdite;
se saprai forzare il tuo cuore, i nervi e i tendini per assecondare il tuo volere, anche quando essi sono consumati; e così resistere, quando non c’è più niente in te, tranne che la volontà che dice loro: “tenete duro!”;
se saprai parlare alle folle e mantenerti virtuoso, passeggiare con i re e non perdere la semplicità;
se né i nemici, né gli amici potranno offenderti,
se tutti conteranno, ma nessuno troppo;
se saprai riempire il minuto inesorabile, dando valore ad ognuno di quei sessanta secondi…
tuo sarà il mondo e tutto ciò che esso contiene, e, ciò che più conta, tu sarai un Uomo, figlio mio.
Rudyard Kipling