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28/10/12

Non ho bisogno di denaro








Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti
Di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori, detti pensieri,
di rose, dette presenze,
di sogni, che abitino gli alberi,
di canzoni che faccian danzar le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti...
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia le pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini

Paracelso






Colui che non sa niente, non ama niente.
Colui che non fa niente, non capisce niente.
Colui che non capisce niente è spregevole.
Ma colui che capisce, ama, vede, osserva...
La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore...
Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva.




 « Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto. »

Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelsus o Paracelso (Einsiedeln14 novembre 1493 –Salisburgo24 settembre 1541) è stato un medicoalchimista e astrologo svizzero.




Coordinamento Famiglie Disabili - Caregiver


COMUNICATO STAMPA

Dopo 18 anni di attesa il Coordinamento Famiglie Disabili vuole dare uno schiaffo alla politica.

Questa mattina, 27 Ottobre 2012, nel corso dell’incontro promosso dal quotidiano La Discussione con lo scopo di individuare percorsi e progetti per una politica sana e pulita, il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi ha annunciato che sarà - entro brevissim
o tempo - avviata un’azione legale per il riconoscimento giuridico della figura del caregiver in Italia, attraverso rivendicazioni di carattere economico-previdenziali.

Il caregiver, colui che segue ed assiste persone disabili gravi e gravissime in ambito familiare, è una figura alla quale, nei principali Paesi dell’Unione Europea, vengono rivolti compensi specifici e strumenti di tutela che riconoscono legalmente l’elevato valore sociale del lavoro di cura che essi compiono quotidianamente, il più delle volte senza soluzione di continuità.

L’azione legale verrà seguita da un prestigioso team di professionisti tra i quali il Prof. Paolo Cendon, creatore in Italia dell’istituto dell’Amministrazione di Sostegno, e dall’Avv. Marco Vorano, attualmente impegnato nei ricorsi rivolti al riconoscimento delle cure con cellule staminali.

La decisione di seguire le vie legali è sortita dall’evidente mancanza di volontà politica di rendere norma applicabile un provvedimento che si trascina nel Parlamento italiano da 18 anni e diverse legislature, quale proposta di legge con il più lungo iter parlamentare della nostra Repubblica, volta al prepensionamento dei caregiver, ai quali – con il sostegno di prove scientifiche inoppugnabili – è purtroppo riservata una sensibile riduzione delle aspettative di vita a causa dell’elevato stress al quale sono continuamente sottoposti.

La causa verrà promossa e sostenuta anche attraverso una serie di azioni ed eventi per sensibilizzare il mondo scientifico e l’opinione pubblica su una fascia di popolazione fino a questo momento trascurata pesantemente dai legislatori nonostante il fondamentale apporto – finora totalmente gratuito e disconosciuto - offerto da questi al settore sociale del Paese. Tra gli strumenti individuati è previsto un Convegno, in una sede istituzionale di altissimo livello e con relatori di prestigio internazionale- che analizzerà la figura del caregiver dal punto di vista giuridico, medico e sociologico - pubblicazioni volte alla diffusione di una cultura del rispetto nei confronti delle disabilità gravissime e un blog dedicato sia alla stessa azione legale che ai contatti tra ricorrenti e sostenitori dell’azione legale.

Tutti coloro che si riconoscono nella figura del caregiver potranno prendere contatto con il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi per partecipare attivamente al ricorso legale, tramite il Gruppo Facebook Comitato Prepensionamento per i Familiari di Disabili Gravi e Gravissimi o la mail info@famigliedisabili.org.

26/10/12

Finanziamento Fondi Sociali


Sembra una buona notizia quella che arriva dalla Commissione Affari Sociali della Camera che sta esaminando il disegno di legge di Stabilità.
Sono stati infatti approvati alcuni emendamenti che rifinanziano alcuni Fondi sociali: il Fondo per le politiche sociali (+ 450 milioni), il Fondo per la non autosufficienza (+ 400 milioni), il Fondo per la famiglia (+ 11 milioni), il Fondo per l’inclusione degli immigrati (+ 100 milioni) e infine il Fondo per il Servizio civile (+ 20 milioni).
Direi che il segnale è buono e che le nostre istanze sembrano ascoltate – commenta Pietro Barbieri, Presidente della FISH – anche se siamo ancora lontani dai finanziamenti garantiti complessivamente nel 2008. Non siamo nemmeno alla metà”.
Nel 2008 i finanziamenti ai Fondi sociali ammontavano a 2.526 milioni di euro. Per il 2013 saranno, se vanno in porto gli emendamenti approvati, 1.181 milioni. Gli emendamenti poi si riferiscono al solo 2013, lasciando invariate le previsioni per il 2014.
Siamo all’erta. Questi emendamenti non li diamo affatto per sicuri. – sottolinea Barbieri – Temiamo spiacevoli sorprese in Commissione Bilancio e in Aula con il probabile maxiemendamento governativo. Quindi, ora più che mai bisogna vigilare e far sentire la nostra voce”.
Il richiamo alla Mobilitazione del 31 ottobre è evidente. Con lo slogan “Cresce il welfare, cresce l’Italia” 50 associazioni del sociale saranno davanti a Monte Citorio dalle 11 per chiedere un rilancio delle politiche sociali, quali motore di sviluppo per il nostro Paese. E ora lo saranno con un motivo in più!
fonte: fish

19/10/12

Solo per Oggi e Domani Ancora




Solo Per Oggi, e Domani Ancora… Alzati Presto. Fai un Sorriso Lascia Andare i Sensi di Colpa, Non Guardarti Indietro. Fai un Piano, Credi in te Stesso. Goditi Cio’ Che Sei. Accetta la Tua Umanità. Chiedi Aiuto, e Accetta Cio’ Che Gli Altri Hanno da Darti. Ringrazia. Cambia, Senza Indugio e Con Coraggio. Accetta Cio’ Che Non Puoi Cambiare. Sii Paziente. Mantieni le Promesse, Quelle Del Tuo Cuore. Non Indugiare Sul Passato. Vivi Con Amore Ogni Momento. Costruisci un Domani Migliore. Apri il Tuo Cuore, Esplora la Tua Anima. Ricorda, i Miracoli Accadono. Sorridi. (Stephen Littleword.)

17/10/12

Tre Cose

Ultimi in Europa per risorse destinate alla disabilità



Italia tra gli ultimi in Europa per risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità

Si spendono 438 euro pro-capite annui, meno della media europea (531 euro), lontanissimi dal Regno Unito (754 euro). Indietro nell’inserimento lavorativo, poche risorse per la scuola. Il modello italiano rimane assistenzialistico, responsabilità scaricate sulle famiglie



Roma, 17 ottobre 2012 – Con 438 euro pro-capite annui, l’Italia si colloca molto al di sotto della media dei Paesi dell’Unione europea (531 euro) nella graduatoria delle risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità. In Francia si arriva a 547 euro per abitante all’anno, in Germania a 703 euro, nel Regno Unito a 754 euro, e solo la Spagna (395 euro) si colloca più in basso del nostro Paese. Ancora più grande è la sproporzione tra le misure erogate sotto forma di benefici cash, ossia di prestazioni economiche, e quelle in natura, ossia sotto forma di beni e servizi. In quest’ultimo caso il valore pro-capite annuo in Italia non raggiunge i 23 euro, cioè meno di un quinto della spesa media europea (125 euro), un importo lontanissimo dai 251 euro della Germania e pari a meno della metà perfino della spesa rilevata in Spagna (55 euro). È quanto emerge da una ricerca promossa dalla Fondazione Cesare Serono e realizzata dal Censis sui bisogni ignorati delle persone con disabilità, basata sul confronto con gli altri Paesi europei dell’offerta di servizi per cronici e disabili da parte della sanità italiana.
Secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia le misure economiche erogate dall’Inps in favore di persone che hanno una limitata o nessuna capacità lavorativa sono pari a circa 4,6 milioni di prestazioni pensionistiche, di cui 1,5 milioni tra assegni ordinari di invalidità e pensioni di inabilità e 3,1 milioni per pensioni di invalidità civile, incluse le indennità di accompagnamento, per una spesa complessiva di circa 26 miliardi di euro all’anno. Ma il modello italiano rimane fondamentalmente assistenzialistico e incentrato sulla delega alle famiglie, che ricevono il mandato implicito di provvedere autonomamente ai bisogni delle persone con disabilità, di fatto senza avere l’opportunità di rivolgersi a strutture e servizi che, sulla base di competenze professionali e risorse adeguate, potrebbero garantire non solo livelli di assistenza migliori, ma anche la valorizzazione delle capacità e la promozione dell’autonomia delle persone con disabilità.
L’Italia è ancora molto indietro sul fronte dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, come dimostrano i dati sui tassi di occupazione. Le differenti definizioni di disabilità in uso nei diversi Paesi europei rendono difficile il confronto. Ma ad esempio in Francia, dove il 4,6% della popolazione (una quota simile a quella italiana) ha un riconoscimento amministrativo della propria condizione di disabilità, si arriva al 36% di occupati tra i 45-64enni disabili, mentre in Italia il tasso si ferma al 18,4% tra i 15-44enni e al 17% tra i 45-64enni.
Anche i dati prodotti dalle ricerche della Fondazione Cesare Serono e del Censis evidenziano le enormi difficoltà che queste persone incontrano, sia a trovare un lavoro una volta completato il percorso formativo (è il caso delle persone con sindrome di Down e degli autistici), sia a mantenere l’impiego a fronte di una malattia cronica che causa una progressiva disabilità (è il caso delle persone con sclerosi multipla). Meno di una persona Down su 3 lavora dopo i 24 anni, e il dato scende al 10% tra gli autistici con più di 20 anni. Meno della metà delle persone con sclerosi multipla tra i 45 e i 54 anni è occupata, a fronte del 12,9% di disoccupati e del 23,5% di pensionati.
Per fornire una mappa dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria su cui possono contare i disabili italiani è stata realizzata un’indagine nazionale che ha coinvolto tutte le 147 Asl e che si basa sulle risposte di 35 di esse. Con riferimento ai servizi disponibili per le persone Down, 19 Asl su 24 indicano la presenza di servizi di neuro e psico-motricità dell’età evolutiva e di logopedia, 16 segnalano l’attivazione di progetti di educazione all’autonomia e 17 di altri servizi. Per quel che riguarda i pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico, 21 Asl su 24 segnalano l’offerta di servizi di logoterapia e 18 su 24 garantiscono la terapia per la psicomotricità. Per quanto riguarda i servizi per i pazienti affetti da sclerosi multipla, l’offerta delle Asl si concretizza soprattutto in riabilitazione motoria e logopedia, la prima garantita praticamente dalla totalità delle Asl, la seconda dalla metà. Per i pazienti con la malattia di Parkinson, tutte le Asl hanno segnalato di garantire la riabilitazione motoria, la metà quella del linguaggio, un terzo la terapia occupazionale.
L’inclusione scolastica occupa un posto centrale nel panorama delle politiche di inserimento sociale delle persone con disabilità. In Italia però sono poche le scuole speciali dedicate ad alunni con problematiche sanitarie complesse. Ma la legge obbliga tutte le scuole pubbliche e private ad accettare l’iscrizione degli alunni con disabilità. Se è vero che l’esperienza italiana rappresenta un’eccellenza, le risorse dedicate alle attività di sostegno e di integrazione degli alunni con disabilità nella scuola appaiono spesso inadeguate. Nell’anno scolastico 2010-2011 circa il 10% delle famiglie degli alunni con disabilità ha presentato un ricorso al Tribunale civile o al Tribunale amministrativo regionale per ottenere un aumento delle ore di sostegno.

fonte:censis

16/10/12

In qualche luogo i sogni diventeranno realtà




In qualche luogo i sogni diventeranno realtà.



C'è un lago solitario
illuminato dalla luna per me e per te
come nessuno per noi soli.


Lì la scura bianca vela spiegata
in un vago vento non sentito
guiderà la nostra vita-sonno
laddove le acque si fondono


in un lido di neri alberi,
dove i boschi sconosciuti vanno incontro
al desiderio del lago di essere di più
e rendono il sogno completo.



Là ci nasconderemo e svaniremo,
tutti vanamente al confine della luna,
sentendo che ciò di cui siamo fatti
è stato qualche volta musicale.
(Pessoa)

Parole vuote




Che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci, non ci siamo intesi affatto.

Uno, nessuno e centomila, 1925
(Luigi Pirandello)